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Debutto da non sottovalutare per gli Endless Chain!!! Debutto da non sottovalutare per gli Endless Chain!!! Hot

Debutto da non sottovalutare per gli Endless Chain!!!

recensioni

titolo
Forthcoming Past
etichetta
Rockshots Records
Anno

Tracklist:
1. Forthcoming Past
2. They’re The Ones To Fall
3. Hold Out Hope
4. All of The Above
5. A Letter
6. Nothing More
7. Feel
8. The Wild One
9. Scars On Me
10. The Memories 

Line up:
Timo Mölsä - guitars

Guests & sessions:
Mikko Heikkilä - vocals on tracks 2, 3, 5, 7 ,10
Ville Hovi - vocals on teacks 1, 4, 6, 8 e 9
Aki Salonen - vocals on tracks 1, 4 e 6
Salla Sundberg - vocals on track 7
Aleksanteri Kuosa - guitars, bass, keyboards
Samuli Mikkonen - drums

opinioni autore

 
Debutto da non sottovalutare per gli Endless Chain!!! 2021-08-08 13:11:10 ENZO PRENOTTO
voto 
 
3.5
Opinione inserita da ENZO PRENOTTO    08 Agosto, 2021
Ultimo aggiornamento: 08 Agosto, 2021
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

"Forthcoming Past" è un debutto fresco di uscita e segna un nuovo inizio per il progetto Endless Chain che vede all’opera il mastermind finlandese Timo Mölsä, desideroso di intraprendere un’avventura musicale che riesca ad integrare tutte le sue influenze musicali. Per farlo decide di avvalersi di parecchi ospiti (oltre che il suo amico di lunga data Ari Hokkanen) che includono Mikko Heikkilä (Kaunis Kuolematon, Dawn Of Solace, Black Aeon Sun), Ville Hovi (Blackstar Halo), Aki Salonen (Nemecic), Sami Yli-Sirniö (Kreator, Waltari), Antti Kolehmainen (Waltari) e Samuli Mikkonen (Korpiklaani). Questa sorta di “super-band” non si presenta con una direzione musicale molto chiara eppure il mix è interessante e si ispira molto a nomi pesanti come gli Amorphis per il riuscire a coniugare elegantemente ruvidezza e melodia incanalandoli grazie al Progressive Metal.

A riprova di ciò ci pensa l’opener e title-track “Forthcoming Past” a sciogliere ogni dubbio o perplessità presentandosi con un andamento marziale ed un uso delle vocals evocativo grazie all’indovinato mix di pulito e growl. Dall’altra parte le chitarre sono oscure e massicce ma sempre con delle venature melodiche ben accompagnate da una batteria non scontata ed un tocco corale che offre un mood sinfonico. Con queste linee guida ci si aspetterebbe un album complesso ed in parte lo è ma sbucano fuori anche delle piccole sorprese che, in qualche maniera, giocano sia a favore che a sfavore del disco. Non c’è mai una perfetta omogeneità ma si cerca di mettere troppa carne al fuoco come le quadrate e melodiche “They’re the Ones to Fall” (con il suo bel ritornello) e la easy “All of the Above” con quei ritmi al limite del Power melodico per arrivare a tracce violente (“Nothing More” con i suoi giri di chitarra metal aggressivi) fino a raggiungere il passato degli anni ’70 di “The Wild One” a suon di Prog Rock. A rincarare la dose ci pensano brani come le sognanti “Feel” (ballad con un’ottima prova vocale della donzella Salla Sundberg) e la finale ed intensa “The Memories” che accrescono la sensazione di ascoltare una compilation seppure la qualità si mantenga sempre alta. Difatti non ci sono mai particolari cadute di tono e l’ascolto procede sempre fluido complici anche un minutaggio mai eccessivo e la sapiente combinazione di elementi che stimolano sempre l’udito a cogliere ogni sfumatura. Tre sono però i brani che si ritagliano il loro spazio. La prima è “Hold Out Hope” che parte acustica e folkeggiante per poi evolversi in atmosfere soffuse ed intime, notturne, fino all’esplosione elettrico/sinfonica finale con un assolo di chitarra solenne che squarcia il buio. Segue “A Letter” dall’impronta mistica con un lavoro chitarristico placido e celestiale con un cantato immerso nella galassia che costruisce un crescendo epico modello Anathema per le soluzioni melodiche che richiamano un certo art/post rock. L’ultima piccola perla “Scars on Me” destruttura il disco e cambia nuovamente le carte in tavola con dei riffs sporchi e polverosi mentre il cantato battagliero richiama delle sonorità molto vicine all’Epic Metal segno che la voglia di sorprendere non manca mai.

In definitiva, questo esordio ha davvero molte potenzialità e in futuro, se si riordinano le idee e si punta un pochino meno alla varietà potrebbe venire fuori qualcosa di notevole. Seguite questo progetto!!!

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