Tracklist:
1. Captain's Call
2. Spoiler
Line up:
Alessio Marzola - guitars, bass
Marco Viosi - drums
Pierluigi Cavazzano - vocals
Osvaldo Indriolo – keyboards (guest)
Tracklist:
1. Captain's Call
2. Spoiler
Line up:
Alessio Marzola - guitars, bass
Marco Viosi - drums
Pierluigi Cavazzano - vocals
Osvaldo Indriolo – keyboards (guest)
Il sottoscritto non sapeva esattamente cosa aspettarsi da questo EP di esordio intitolato "A New Human Perspective". Dietro a tale progetto (da Venezia) c’è una mia vecchia conoscenza, ovvero il batterista Marco Viosi, che dal 2019, assieme al cantante Pierluigi Cavazzano ed al chitarrista Alessio Marzola, crea i Diathexis. Il dischetto in questione si differenzia dal precedente progetto di Marco (i grinders Basara) preferendo abbracciare delle sonorità più legate alla sperimentazione o comunque ad un sound più variopinto e meno irruento. Per dare alcune coordinate, si può pensare all’Art Rock/Prog Rock di esponenti come i Porcupine Tree oppure alcune derive più dure come il Post-Metal degli Isis, ma le influenze sono molteplici che meritano delle considerazioni più approfondite in seguito.
Due sono i brani presenti (al momento solo in formato digitale sulla pagina Bandcamp), entrambi piuttosto lunghi e complessi colmi fino all’orlo di sfumature differenti. La prima traccia “Captain’s Call” presenta una chitarra decisamente alternative che non disdegna un lavoro modello Tool (seppure ci sia una presenza di assolo più personali), soprattutto quando si lancia in ritmiche intricate assieme alla batteria di Marco ed alle vocals sempre in bilico fra asprezza e melodia. Il cantato di Pierluigi è spesso versatile e si adatta bene anche quando i tempi si fanno cerebrali (Math Rock) e difficili da intrecciare alla voce. Sia tecnicamente che nella composizione la band si dimostra affiatata e, avvalendosi anche di suoni limpidi e nitidi, si diletta in giochi strumentali continui e mai eccessivi. La successiva “Spoiler” presenta delle ritmiche quasi jazzate con una sei corde fluttuante ed uno stile che potrebbe ricordare anche i Soen per quel modo di intendere la melodia e gli arrangiamenti raffinati. I Diathexis fanno però di più cercando di spingere in altre direzioni avvalendosi in primis delle tastiere pazzoidi dell’ospite Osvaldo dei folli Give US Barabba (autore anche delle grafiche di copertina), che donano un’anima decisamente Prog per poi sfruttare anche qualche componente più massiccia grazie ad inserti aggressivi (specie in alcune vocals) tipici del Post-Metal anche se sono sfruttati in maniera piuttosto leggera.
E’ un inizio piuttosto interessante e che sicuramente porterà a qualcosa di più corposo. Si invitano tutti gli appassionati di musica di qualità a segnarsi questo gruppo anche se l’originalità è ancora bassa, ma ciò non vuol dire che non meriti la giusta considerazione.