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Terzo disco e prova superata per i nervosi Stagewar! Terzo disco e prova superata per i nervosi Stagewar! Hot

Terzo disco e prova superata per i nervosi Stagewar!

recensioni

gruppo
titolo
Danger To Ourselves
etichetta
Black Sunset
Anno

Tracklist:
1. Danger To Ourselves
2. Box Of Dirt
3. Follow Me
4. R.U.N.
5. Emough Is Not enough
6. Hands of Time
7. Nothing For Nothing
8. Over And Out

Line-up:
Dominik Dezius – vocals, guitars
Kimon Roggenbuck – guitars
James Reuter – bass
Josef Schweng – drums

opinioni autore

 
Terzo disco e prova superata per i nervosi Stagewar! 2021-10-26 10:11:46 Francesco Noli
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Francesco Noli    26 Ottobre, 2021
Ultimo aggiornamento: 26 Ottobre, 2021
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I tedeschi Stagewar arrivano al fatidico terzo disco che come sappiamo rappresenta la prova del nove di una band, le aspettative aumentano ed il salto di qualità diventa prerogativa esigente, ma i Nostri questo salto lo fanno eccome e nel miglior modo possibile. Nati da sonorità Thrash sia europee che americane dei primi due dischi, qui invece i ragazzi si evolvono, aggiungendo varietà ai pezzi con soluzioni diverse, felicemente sorprendenti che donano freschezza e ariosità in tutti i 40 minuti che compongono "Danger To Ourselves", senza tralasciare la velocità o la potenza che da sempre è un loro marchio di fabbrica. Va da se che tra pezzi più granitici come "Nothing For Nothing" (possente nel suo incedere) si affacciano songs come "Box Of Dirt", con intro di campane, oppure la piacevolissima "Danger To Ourselves", con tanto di intro acustico. "R.U.N." colpisce per le sue dinamiche tra accelerazioni e rallentamenti mentre "Enough Is Enough" non fa prigionieri col suo Thrash & Roll e una fluida melodia di chitarra. Mid Tempo, Up Tempo e digressioni sono gli ingredienti di un mosaico piacevole senza essere forzatamente estremo ma ragionato, ove la voce un tantino roca di Domenik Dezius pone l'accento azzeccato su tutte le composizioni, in cui sovente i cambi di tempo risultano essere la ciliegina su una torta già di per se gustosa. Ottima prova superata forse anche grazie alla loro intensissima attività live (200 concerti) che sicuramente ha permesso di maturare in fretta e nel modo migliore; consigliato sia ai Thrashers che agli appassionati di Heavy Metal non canonico, ma sguaiatamente veloce.

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