Formatisi nel 2018 in quel di Seinäjoki, Finlandia, dopo una manciata di singoli rilasciano il loro primo full-length i finlandesi i Helvete, autori di un cupo, tetro Melodic Black/Death Metal che solo in parte trae spunto dai nomi che ci si aspetterebbe (Dissection e old Man's Child su tutti). "Sinisten puiden niitty" è un concept album in cui la band finnica narra di un individuo il cui futuro non sembra promettente ed il cui vivere sembra solo una mera lotta per la sopravvivenza, e che cerca un modo d'affrontare l'infelicità. Un tema non nuovo in Finlandia, da cui potrete comunque facilmente intuire i toni più cupi degli i Helvete in questo loro primo lavoro su lunga distanza, per il quale i Nostri hanno scelto il cantato nella loro Madrelingua; "Sinisten puiden niitty" tra l'altro non durerebbe nemmeno molto, non fosse per gli 11 minuti finali di "Hirsipuu", che è però anche il brano in cui maggiormente si riesce ad addentarcisi nelle sonorità del quartetto nordico, insieme alla terza traccia "Pohjaton kuilu": sì, ci sono quei passaggi melodici tipici dei maestri del genere summenzionati, ma anche fraseggi gelidamente sinfonici che rimandano agli Emperor - soprattutto dei primi lavori -, ma anche, e soprattutto, diversi fraseggi che, musicalmente parlando, potranno facilmente portare alla mente gli Insomnium, specie, per l'appunto, in "Pohjaton kuilu", fino a "toccare" i Children of Bodom con alcuni cori ("Sairaan mielen sinfonia"). Tagliente quanto oscuro, melodico quanto feroce, il debut album degli i Helvete può sembrare a tratti ancora un pochino acerbo - cosa che in effetti è -, ma s'intuisce come la band finlandese sembra essersi messa sulla giusta carreggiata. Qualcosa da smussare qua e là per il futuro, ma per adesso gli i Helvete vanno comuqnue a meritarsi una valutazione soddisfacente; aspetteremo di risentirli per constatare se ci saranno stati o meno auspicabili passi in avanti.