Amanti del Death Metal svedese, quello fatto di chitarre simili a motoseghe, ritmiche serrata e tante, tante mazzate, ecco a voi gli Under the Church, quintetto non propriamente di primo pello essendo stati formati nel 2012 dagli ex-Nirvana 2002 Lars Henriksson ed Erik Qvick, che si sono poi circondati di altri veterani come il cantante dei General Surgery (ed ex-Crucyfyre) Erik Sahlström ed i chitarristi Marcus Klack (ex-Morbid) ed Erik Wallin (Merciless). I Nostri hanno in carniere già diverse uscite tra cui due album, l'ultimo dei quali, "Supernatural Punishment", è uscito nel 2017 ed è il diretto predecessore dell'EP qui in esame, "Total Burial". Credo bastino le primissime parole di questa recensione per capire cosa abbiamo per le mani con questo nuovo capitolo della band svedese (o per essere più precisi svedese/islandese): Death Metal della vecchia scuola di Stoccolma, sulla scia della band da cui provengono i due fondatori, una leggenda dell'underground come i Nirvana 2002, e quindi anche nomi 'classici' come Entombed, Dismember e Nihilist. Per 1/4 d'ora gli Under the Church seppelliscono (nomen omen) l'ascoltatore con una colata lavica di riffoni granitici con l'amato pedale HM-2 messo sul livello "Apocalisse" e le incessanti cannonate della sezione ritmica Henriksson/Qvick, il tutto condito dai ruggiti di Erik Sahlström. Quindici minuti di ignoranza sonora totale, un fiume in piena da cui sono banditi ogni orpello ed ogni tecnicismo, in cui non si sa cosa possa mai essere il benché minimo modernismo: solo furia cieca ed una spiccatissima attitudine Rock'n'Roll. Per quanto breve, "Total Burial" è uno di quei dischi che, una volta premuto il tasto play, ti portano per sinestesia l'odore di sigari, birra e whisky; e diciamocelo, da questo genere non si chiede niente di più e niente di meno, no?