TRACKLIST:
1. Guru of hate
2. Behind the wall
3. Always now (remixed)
4. D-Day
5. When angels sleep
LINE-UP:
ART3M – Vocals
J.J. – Guitars
Luke Krämer – Guitars
Misaki Hayashi – Keyboards
Damon – Drums
Barry Ross – Bass
TRACKLIST:
1. Guru of hate
2. Behind the wall
3. Always now (remixed)
4. D-Day
5. When angels sleep
LINE-UP:
ART3M – Vocals
J.J. – Guitars
Luke Krämer – Guitars
Misaki Hayashi – Keyboards
Damon – Drums
Barry Ross – Bass
Uscito ad inizio agosto, ma arrivatoci solo due settimane fa, eccoci a parlare di “Guru of hate”, EP di debutto dei tedeschi Divine Anger, gruppo di cui non si hanno fotografie, ma solo disegni in stile manga giapponese, oltre a nomi evidentemente d’arte. Un modo come un altro per celare le proprie reali identità e cercare di attirare la curiosità del pubblico. Ma questo non basta per realizzare un buon disco, ci vuole anche la tecnica strumentale (che non manca) ed un songwriting di qualità che, per essere sinceri, non sempre è presente. Prendiamo ad esempio la title-track posta in apertura del disco, un pezzo quasi ai confini del Metalcore, estremamente ripetitivo (ho perso il conto di quante volte sia stato ripetuto il titolo!) letteralmente dilaniato dal growling vomitato dal vocalist; con linee vocali differenti, non così esageratamente aggressive, molto probabilmente avremmo un brano meno peggiore. Già si comincia a ragionare con la successiva “Behind the wall”, song decisamente più convincente, quasi verso lidi Melodic Death Metal, in cui il growling viene ampiamente ridimensionato e relegato quasi al ruolo di backing vocals, come poi sarà nel resto del disco. Il ritmo imposto dall’ottimo batterista mascherato Damon coinvolge e rende il pezzo decisamente frizzante! Con i pezzi successivi viene fuori la radice Power Metal del gruppo ed il singer ART3M dimostra finalmente di avere buone capacità anche con le clean vocals. La versione remixata di “Always now” (brano uscito come singolo ad inizio anno) convince sia per la prestazione canora, ma anche per il carico di groove nel riffing delle chitarre. “D-Day” è un pezzo classicamente Power che fa pensare ai Sabaton, bello agguerrito e tosto, mentre la conclusiva “When angels sleep” è l’immancabile ballad romantica che decolla all’altezza delle parti soliste a centro brano. Fatta eccezione per l’infelice parentesi della title-track (brutta quasi come l’artwork!), questo “Guru of hate” costituisce un buon debutto per i misteriosi tedeschi Divine Anger; si può sicuramente fare di meglio ed il gruppo ne ha sicuramente le capacità e potenzialità; adesso resta da attendere il primo full-length, sperando di ascoltare il buon ART3M che canta decentemente, senza vomitare dietro il microfono!