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Svartsot: ci riprovano dopo anni di silenzio Svartsot: ci riprovano dopo anni di silenzio Hot

Svartsot: ci riprovano dopo anni di silenzio

recensioni

gruppo
titolo
Kumbl
etichetta
Mighty Music
Anno

TRACKLIST:
1. Den Hoboeken Dans
2. Nu Stander Landen I Våde
3. Carmen Vernale
4. Ebbe Skammelsøn
5. Kragevisen
6. Villemand
7. Liden Kirsten
8. Rottefængeren
9. Den Store Stygge Stimand
10. Drømte Mig En Drøm
11. Ramund
12. De To Ravne

LINE UP:
Cris Frederiksen - Guitars, Mandolin, Mouth Harp, Backing Vocals
Hans-Jørgen Martinus Hansen - Flute, Whistles, Mandolin, Accordion, Swedish Bagpipes, Backing Vocals
Thor Bager - Vocals
Owl - Drums, Percussion
Michael Alm - Guitars, Clean Vocals
Simon Buje - Bass

opinioni autore

 
Svartsot: ci riprovano dopo anni di silenzio 2022-04-10 16:46:48 Gianni Izzo
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Gianni Izzo    10 Aprile, 2022
Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 2022
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I danesi Svartsot tornano a fare capolino nel mercato discografico dopo ben sette anni di silenzio, e quattro album pubblicati tra il 2007 e il 2015. Rigorosamente in lingua madre, “Kumbl” significa “Memoriale”, e le dodici tracce contenute sono un vero e proprio omaggio della band alla propria terra madre ed al proprio folklore, infatti sono musiche tradizionali nordiche, ri-arrangiate nello stile della band, nell’ormai collaudata formula tra Folk e Metal estremo, soprattutto di stampo Melodic Death con qualche eccesso Black qui e lì. Insomma "Kumbl", sembra a tutti gli effetti un vero disco degli Svarstot, con tutte le loro peculiarità a cui ci hanno abituati, dalle rocciose ritmiche che fanno da tappeto al growling cavernoso del vocalist, fino alle melodie date dai duetti delle chitarre, dai chorus da pub, e dai tanti strumenti etnici che la band inserisce nel proprio repertorio, tra fisarmoniche, mandolini e fiati di ogni sorta.
“Kumbl” scivola via per bene, gli Svarstot effettivamente vanno fin troppo sul sicuro, e forse la scelta è data proprio da una certa stanchezza sentita negli ultimi lavori mai troppo convincenti, il tutto dopo un inizio carriera più che promettente, tanto che vennero all'epoca subito assoldati dalla Napalm Records, così come pochi anni più tardi vennero licenziati dalla stessa.
“Kumbl” in questo senso potrebbe rappresentare un nuovo inizio per il gruppo danese. Forse qualche melodia nel contesto la riconoscerete, ma in generale l'album non dà l’idea di essere un disco di “cover”, è tutto dosato nel migliore dei modi, e ci ricorda gli Svartsot più frizzanti ed energici dei primi due album. Dodici momenti musicali piacevoli che rispolverano un po’ tutto ciò che ci si aspetta da una Folk Metal band di stampo nordico ed estremo, dal growling sostenuto da melodie etniche, accelerazioni telluriche, cori da stadio, o da ubriaconi, a seconda delle circostanze, il tutto intervallato da momenti acustici e intimistici. Adesso però dobbiamo aspettare e vedere se gli Svartsot sono davvero pronti a tornare in grande stile, o se il songwriting dei nostri si sia compromesso irrimediabilmente come è sembrato negli ultimi dimenticabili lavori della band. Per ora più che promossi ovviamente.

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