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I francesi Epitaphe mettono in mostra una maturità compositiva incredibile ed una crescita esponenziale I francesi Epitaphe mettono in mostra una maturità compositiva incredibile ed una crescita esponenziale Hot

I francesi Epitaphe mettono in mostra una maturità compositiva incredibile ed una crescita esponenziale

recensioni

gruppo
titolo
II
etichetta
Aesthetic Death
Anno

PROVENIENZA. Francia 

GENERE: Progressive Death/Doom Metal 

FFO: The Ruins of Beverast, Opeth, Spectral Voice, Disembowelment, Krypts 

LINE UP: 
PBFK - vocals 
LBK - guitars, vocals 
DRZ - bass, vocals 
VLVR - drums 

TRACKLIST: 
1. Sycomore [03:14] 
2. Celestial [19:05] 
3. Melancholia [18:59] =ASCOLTA= 
4. Insignificant [18:37] 
5. Merging Within Nothingness [02:44] 

Running time: 1:02:39 

opinioni autore

 
I francesi Epitaphe mettono in mostra una maturità compositiva incredibile ed una crescita esponenziale 2022-04-13 15:01:11 Daniele Ogre
voto 
 
5.0
Opinione inserita da Daniele Ogre    13 Aprile, 2022
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Confermare o addirittura superare le ottime impressioni suscitate con un grandioso debut album, non è mai cosa facile; ma può comunque capitare che una band dopo un buonissimo debutto, riesca a superarsi con un secondo album nettamente superiore, cosa in cui sono riusciti i francesi Epitaphe, act francese che tre anni fa ci aveva favorevolmente impressionato - crediamo lo abbiate capito - con l'album "I", e che oggi vediamo tornare sulle nostre pagine con il loro secondo album edito sempre da Aesthetic Death (e Gurgling Gore per il formato cassetta) intitolato semplicemente "II". Gli Epitaphe sono dunque in quella cerchia di gruppi che mostra sin da subito una crescita esponenziale e questa nuova fatica - che come la precedente supera l'ora di durata - ne è la perfetta dimostrazione. Ma come ci sono riusciti? Semplificando potremmo dire che gli Epitaphe hanno leggermente cambiato indirizzo sonoro rispetto l'esordio, più improntato su un Doom funereo "spezzato" da violente accelerazioni Death Metal; in "II" quella componente che richiamava i vari Esoteric o Thergothon è semplicemente scemata: sempre semplificando, potremmo dire che tali influenze sono state "sostituite" dai feroci passaggi Black/Doom à la The Ruins of Beverast e da magnifici passaggi progressivi che ricordano non poco gli Opeth del periodo "Blackwater Park". O più semplicemente potremmo dire che il songwriting del quartetto di Claix è maturato, e nemmeno poco. Basti prendere l'opener "Celestial" - invero traccia numero 2, preceduta dall'intro acustica "Sycomore" -: così come le altre due lunghissime tracce "Melancholia" ed "Insignificant", il brano presenta tutti gli elementi del sound degli Epitaphe dell'anno domini 2022, fatto di pesantissimi passaggi Death/Doom (l'"ombra" di Disembowelment e Spectral Voice è sempre lì presente), taglienti passaggi Blackened, con queste melodie dal livello tecnico eccelso; l'esempio perfetto è la parte centrale proprio di "Celestial", formata da un'arpeggio etereo, onirico, che improvvisamente esplode in una bordata Death/Doom; "Melancholia" con il suo spettacolare solo non è da meno, ma anche "Insiginificant", per l'appunto ha dalla sua esclusivamente pregi. Insomma, la maturità compositiva degli Epitaphe permette a canzoni dalla durata colossale di non annoiare nemmeno per un secondo, lasciando l'ascoltatore incollato dal primo all'ultimo secondo. Dopo "I" si poteva prevedere un futuro roseo per gli Epitaphe, ma bisogna ammettere che questa loro seconda fatica supera ogni aspettativa; l'act francese sembra essere destinato a bruciare le tappe e ad affermarsi in tempi relativamente brevi come tra le migliori realtà del genere. Non resta che aspettare quello che potrà essere l'album della loro consacrazione (e che immaginiamo potrà intitolarsi "III").

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