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Gli inglesi Troyen sorprendono e divertono! Gli inglesi Troyen sorprendono e divertono! Hot

Gli inglesi Troyen sorprendono e divertono!

recensioni

gruppo
titolo
Falling Off The Edge Off Forever
etichetta
Classic Metal Records
Anno

LINE UP:
Marc Walling – Vocals
Steve McGuire - Guitars
Steve Haslam – Guitars
Mark Nortley – Bass
Jeff Baddley – Drums

TRACKLIST:
1. No Going Back
2. It's Not Too Late
3. Hubris Running Wild
4. Rainbow After The Storm
5. All That Glitters
6. Your War Ain't My Fault
7. Raise Your Hands
8. Storm Child (2021)
9. Come On
10. Lady Evil (Live)
11. Dreams Never Lie Dreams Never Lie (Live)
12. Nightmare (Live)

opinioni autore

 
Gli inglesi Troyen sorprendono e divertono! 2022-08-22 11:52:18 Francesco Noli
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Francesco Noli    22 Agosto, 2022
Ultimo aggiornamento: 22 Agosto, 2022
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Travagliata ma attraente è la genesi di questa band che vede i natali a Warrington, nel Cheshire in Inghilterra, già dal lontano 1980, e dopo due demo molto promettenti e tanti concerti, che però portarono a un niente di fatto, la band si sciolse. Nel 2015 si ridesta l'interesse attorno ai Troyen grazie alla sempre attiva High Rollers Records, la quale immise sul mercato una bellissima raccolta comprendente tutto il materiale che i Nostri avevano registrato fino ad allora (di cui molti inediti), che portò la band a riunirsi. Dopo un paio di EP buoni nel 2017 e nel 2019 (rispettivamente "Storm Child" e "A New Dawn"), oggi finalmente si presentano con questo "Falling Off The Edge Of Forever" grazie alla piccola etichetta discografica Classic Metal, che di fatto sancisce il primo vero full-length della band. Della formazione originale sono rimasti il batterista Jeff Baddley e il chitarrista Steve McGuire, che con i nuovi innesti Steve Haslam alla chitarra solista, Mark Nortley al basso e alla voce Mark Walling, scrivono e incidono un lavoro interessante all'insegna del buon sanguigno Hard Rock/Heay Metal in stile NWOBHM e quindi che guarda, come approccio e sonorità, agli anni gloriosi e irripetibili in cui tutto vide la luce. Quindi sapete già di cosa parliamo in quanto a stile e genere e se siete avvezzi o anche nostalgici questo è proprio il disco che fa per voi; posso dirlo in tutta onestà in quanto, possedendo tutta la discografia della band, asserisco in modo poderoso che queste sono le migliori canzoni che la band abbia mai inciso. Partendo da una copertina bellissima e molto atmosferica i nostri si destreggiano sapientemente tra Hard Rock lineare ma efficace ("Hubris Running Wild", "No Going Back", con un solo molto ispirato e sognante, oppure "Your War Ain't My Fault"), canzoni con un aurea più dark ma con riffs secchi e granitici ("All That Glitters", "It's Not Too Late") mostrando sempre padronanza della composizione con un occhio di riguardo per le melodie. "Come On" chiude il disco nel migliore dei modi con un Up Tempo guascone, un chorus ruffiano nella melodia e una sezione ritmica sempre precisa e essenziale. Per carità, qui nessuno vuole gridare al miracolo, intendetemi bene, ma se siete dei metallaracci come il sottoscritto che ha avuto la fortuna di vedere nascere il genere, non potete non dare una chance a questa band sfortunata al tempo, che sicuramente avrebbe meritato di più di quanto raccolto. Ma la passione dei nostri per questa musica e il loro amore verso gli strumenti che per anni hanno coccolato li ha portati ancora una volta a rimettersi in gioco, fregandosene ovviamente delle mode sonore vigenti di questi tempi, espletando la musica che più sentono e che nasce direttamente dal cuore; unica pecca la produzione sporca e minimale che non rende giustizia alle canzoni, ma il divertimento e il gusto ci sono anche da parte di chi ascolta. Bentornati Troyen!

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