TRACKLIST:
1. Swan
2. Guardian
3. Angels
4. Wish
5. Shadows
6. Wicked
7. Heaven
8. You
9. Rule the world
LINE UP:
Tamara Bouwhuis - voce
Stevie McLaughlin - voce, chitarra solista
Steve Moore - chitarra, basso
Ruddiger Spree - batteria
TRACKLIST:
1. Swan
2. Guardian
3. Angels
4. Wish
5. Shadows
6. Wicked
7. Heaven
8. You
9. Rule the world
LINE UP:
Tamara Bouwhuis - voce
Stevie McLaughlin - voce, chitarra solista
Steve Moore - chitarra, basso
Ruddiger Spree - batteria
Whiteabbey nascono da un’idea del musicista nordirlandese Steve Moore e, dopo un primo album nel 2020 semplicemente intitolato “Volume one” ed un EP di tre pezzi uscito a maggio 2022 anche questo con il semplice titolo di “Trilogy” (purtroppo a questo recensore del tutto sconosciuti), arrivano ad inizio novembre ad autoprodursi il secondo album, ancora una volta semplicemente intitolato “Volume two” e con un artwork invero non esaltante. L’album è composto da nove tracce per circa 36 minuti di durata totale e nel sound si rifà al classico Female Fronted Melodic Metal, con qualche tocco di Power Metal che non dispiace. Nonostante il genere alquanto inflazionato, questi Whiteabbey hanno saputo rendere interessante la loro musica che risulta decisamente piacevole da ascoltare e mai stucchevole; in questo agevola moltissimo la voce dell’ottima Tamara Bouwhuis che ricorda parecchio quella della nostra Giorgia Gueglio dei Mastercastle (5 minuti di vergogna per chi non conosce una delle migliori cantanti italiane!). L’attenzione per le melodie ed un ritmo spesso bello frizzante completano il quadro, regalandoci un disco davvero convincente. Anche il songwriting è valido, con canzoni mai esagerate né troppo lunghe, ma concise ed efficaci. Pezzi validi ce ne sono in grande quantità, ma segnalerei l’opener “Swan” (finalmente un disco senza inutili intro!), la ritmata “Angels”, le trascinanti “Guardian”, “Shadows” e “You” (ottimo il basso!), oppure la dolce conclusiva “Rule the world”, anche se correrei il rischio di citarvi l’intera scaletta, dato che questo album è proprio gradevole da ascoltare e riascoltare a profusione. Rimango ancora una volta stupito dalla miopia del music business; è assurdo che dischi di simile valore debbano essere relegati nell’underground e costretti all’autoproduzione, mentre veniamo quotidianamente ammorbati da immondizie musicali! Ma tocca farsene una ragione, purtroppo… per quanto mi riguarda, non posso che invitare tutti i fans di questo specifico genere musicale, ma anche quelli che amano il power metal, a supportare questi Whiteabbey perché il loro “Volume two” è davvero un gran bel disco, molto probabilmente tra i migliori ascoltati in questo 2022!