Arrivano da Genova, una delle mie città preferite, i D8 Dimension con questa autoproduzione che non definirei proprio EP, è quasi un full-lenght infatti. I Nostri si destreggiano tra riffing alternative crossover e soluzioni elettroniche, con un ensemble che mi ricorda certi Disturbed d'ultima parte di carriera.
Nonostante la produzione sia pressochè perfetta, la tecnica ci sia e, a dirla tutta, non manchi davvero nulla a questo "Octocrura", le canzoni non riescono proprio a graffiare come dovrebbero, si lasciano ascoltare senza trasmettere chissà quali emozioni, mentre da un album del genere, per un cultore del 'moderno' come il sottoscritto, mi sarei aspettato di saltare dalla sedia col cavallo bassissimo e saltare come uno scemo... invece no, a parte qualche stacco, abbiamo tracks che filano lisce senza infrangersi contro la testa dell'ascoltatore e in un genere come questo, dove non è che ci siano melodie pazzesche, l'impatto frontale ci dev'essere, per lo meno per colui che è nato a pane Korn, Limp Bizkit e Soulfly e s'è passato quasi tutti i dischi crossover/alternative/nu-metal esistenti. Non abbastanza energia direi, complice anche un cantato che a mio modesto parere non ci sta proprio a pennello, o per lo meno un pò di screaming avrebbe sicuramente reso più varia ed aggressiva la proposta. Buona comunque la sessione ritmica, anche se, appunto, manca l'occhio della tigre su qualche passaggio alle sei corde.
In definitiva, un disco piacevole da ascoltare, ma che poi si farà fatica a rispolverare dall'armadio per un ascolto futuro. Vedremo col prossimo!
Nota: Nel corso del 2014 la promozione dell'album è stata affidata alla Valery Records.