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I belgi Amenra debuttano su Relapse realizzando un capolavoro I belgi Amenra debuttano su Relapse realizzando un capolavoro Hot

I belgi Amenra debuttano su Relapse realizzando un capolavoro

recensioni

gruppo
titolo
De Doorn
etichetta
Relapse Records
Anno

PROVENIENZA: Belgio 

GENERE: Sludge/Post-Metal 

FFO: Neurosis, Cult of Luna, Oathbreaker, Celeste, Isis 

LINE UP: 
Colin H. Van Eeckhout - vocals 
Caro Tanghe - vocals 
Lennart Bossu - guitars 
Mathieu J. Vandekerckhove - guitars 
Tim De Gieter - bass 
Bjorn J. Lebon - drums 

TRACKLIST: 
1. Ogentroost [10:22] =VIDEO= 
2. De Dood in Bloei [04:43] 
3. De Evenmens [08:05] =VIDEO= 
4. Het Gloren [11:33] 
5. Voor Immer [12:44] =VIDEO= 

Running time: 47:27 

opinioni autore

 
I belgi Amenra debuttano su Relapse realizzando un capolavoro 2021-06-29 18:27:56 Daniele Ogre
voto 
 
5.0
Opinione inserita da Daniele Ogre    29 Giugno, 2021
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

E' una storia lunga più di vent'anni quella dei belgi Amenra; facenti parte della Church of Ra insieme a gruppi come Wiegewood, Oathbreaker, Dehn Sora ed altri artisti e gruppi, la band guidata da Colin H. Van Eeckhout è da sempre, con ogni probabilità, la punta di diamante di tale collettivo ed il motivo è presto detto: al mondo ci sono ben poche realtà musicali che riescono a stare al passo con gli Amenra, tra i migliori in assoluto a dare alle proprie composizioni un'anima che entra in totale comunione con chi li ascolta. Da sempre la musica della band belga ha un che di sacrale, composizioni votate all'espiazione che riescono a donare un effetto catartico. Terminato il ciclo dei lavori denominati "Mass", gli Amenra firmano il debutto su Relapse Records con l'ennesimo capolavoro di una carriera che ha superato le due decadi: "De Doorn" è l'ennesima dimostrazione di come Van Eeckhout e soci siano, in questo momento storico, la più imponente realtà in ambito Post-Metal. Sorretti in primis dal carisma innato del proprio vocalist, gli Amenra si muovono tra le ombre di atmosfere incredibilmente decadenti che si riversano in lenti movimenti sacrali quanto profani, atti come prima cosa a trasportare l'ascoltatore in un viaggio interiore che non è solo quello di Van Eeckhout, ma anche il proprio. Urla disperate e parole sussurrate, parti spoken e le oniriche voci femminili di Caro Tanghe degli Oathbreaker - vero bonus di questo incredibile album -, il tutto ha la sua aria teatrale, poetica, decadente, perfetta per dei testi che portano alla mente certa poesia decadentista inglese della fine del XIX secolo. Testi che, a tal proposito, sono interamente in fiammingo, segno di come gli Amenra restino saldamente e fieramente ancorati alle proprie origini. Potremmo scrivere righe e righe su questo nuovo capolavoro targato Amenra, così come fare un track-by-track, ma sentiamo che sarebbe come fare un torto a chi vorrà procurarsi "De Doorn": vi basti sapere che la produzione è perfetta sotto ogni singolo aspetto, musicalmente gli Amenra sono in stato di grazia e dietro al microfono il nostro Colin offre una delle migliori performance della sua intera carriera. Poi ognuno avrà modo di ascoltare queste cinque gemme di rabbia e malinconia, di disperazione e rinascita... di sacro e profano, come dicevamo prima. Ognuno avrà le sue reazioni, ognuno avrà le proprie emozioni, ad ognuno di voi "De Doorn" saprà toccare una corda diversa. Un capolavoro intimista e da ascoltare sin nel proprio intimo. Lasciatevi solo trasportare dagli Amenra e scoprite dove vi porteranno.

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