01. Autumn People (Intro)
02. We’ll Arise
03. Dark river
04. Grey Sea. Eternal
05. The Evening
06. Give a Little Warm
07. Whiteness
01. Autumn People (Intro)
02. We’ll Arise
03. Dark river
04. Grey Sea. Eternal
05. The Evening
06. Give a Little Warm
07. Whiteness
Una storia complicata ma interessante fa da sfondo questo progetto a nome Autumn People il quale si presenta a noi con il Cd “Arising” ed un booklet scritto in Cirillico. 10 anni fa una band di nome Autumn uscì con l’album “Autumn Is Eternal”. Alcuni musicisti di quel gruppo si trasferirono nel 2003 a San Pietroburgo; città autunnale per eccellenza, e cominciarono a collaborare con la band Inter Arbores variando il nome in Autumn People e provando con varie line up. Ciò ha dato origine alle 7 tracce di “Arising” che sono differenti tra loro proprio perché suonate da strumentisti in stili diversi e in diverse condizioni in un periodo che va dal 2005 al 2011. Le canzoni del CD trasudano malinconia ed una sensazione di tristezza che diventano quasi palpabili così come è facile immaginare le foglie ingiallite su un viale o un paesaggio fatto di alberi ammantati dalla nebbia. “Arising” non è un Cd facile da assimilare tanto che durante i primi tre brani la voglia di schiacciare il tasto “avanti veloce” verrebbe naturale e ci potrebbe anche stare. Piano, archi, e viole la fanno da padrone in mezzo ad atmosfere lente con una voce, la maggior parte delle volte narrante ed in russo, adatta al Doom, ma non proprio intonata e pertinente. Con il quarto brano, “Grey Sea. Eternal”, il lavoro prende una piega diversa e più interessante; si fanno largo buone idee grazie anche agli archi suggestivi e un certo indurimento del suono. “The Evening” è poco più di un intermezzo non particolarmente coinvolgente. “Give A Little Warm” non è male con la sua alternanza di fasi più o meno veloci, ma sempre nel genere, ed un cambio dedito al Dark. La conclusiva “Whiteness” si giostra tra il Dark e l’ Hard con una marcia funerea ed una semi epica nel finale. Di sicuro “Arising” non ha il suo bacino d’utenza tra gli ascoltatori del metallo tradizionale ma, piuttosto, interesserà le anime che vestono in nero anche d’estate o che si perdono nelle brumose lande in una giornata di autunno o di inverno.