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Secret Sphere: questa è musica!

recensioni

titolo
Portrait of a dying heart
etichetta
Scarlet Records
Anno

 

Track-list:

1) Portrait of a dying heart (instrumental)

2) X

3) Wish & steadiness

4) Union

5) The fall

6) Healing

7) Lie to me

8) Secret fear

9) The rising of love

10) Eternity

 

 

Line-up:

Michele Luppi - vocals

Aldo Lonobile – guitars

Marco Pastorino - guitars

Gabriele Ciaccia - keyboards

Andrea Buratto - bass

Federico Pennazzato - drums

 

opinioni autore

 
Secret Sphere: questa è musica! 2012-10-26 17:17:49 Ninni Cangiano
voto 
 
4.5
Opinione inserita da Ninni Cangiano    26 Ottobre, 2012
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Inutile nascondercelo, il cambio di un cantante all’interno di una band è sempre una “rivoluzione” importante; se poi ad andar via è un singer carismatico come Roberto Messina ed a sostituirlo viene chiamato un certo Michele Luppi (ed andatevi a nascondere se non conoscete questo mostro sacro del metal italiano!), capirete che le aspettative per questo nuovo album dei Secret Sphere erano indubbiamente notevoli. Sarà in grado Luppi di non far rimpiangere Messina? Saranno in grado i Secret Sphere di comporre musica che non possa far venire in mente paragoni con i Vision Divine? Si, perché, sembrerà strano, ma è già la seconda volta che a Luppi spetta l’ingrato compito di entrare in una band già affermata per sostituire un grande cantante, proprio come accadde all’epoca del suo ingresso nei Vision Divine per sostituire Fabio Lione. A tutte le predette domande, possiamo rispondere affermativamente, perché questo nuovo album dei Secret Sphere è una bomba e perché sentire cantare Michele Luppi è semplicemente goduria per l’udito! La sua capacità di modulare la voce è semplicemente unica, sa essere caldo, aggressivo, acuto, ammaliante, romantico, espressivo a seconda della necessità, come pochi, pochissimi cantanti sanno fare in Italia e, perché no?, possiamo pure dirlo, nell’intero mondo della musica metal! I brani di “Portrait of a dying heart” (dalla copertina molto piacevole, credo opera di Felipe Machado Franco) sono 10, fra cui la title-track posta in apertura costituisce una vera e propria ouverture strumentale; si tratta di 10 pezzi, uno più bello dell’altro, con una prestazione dei singoli musicisti decisamente eccellente: gli assoli di Aldo Lonobile, come d’abitudine, sono eccezionali, ben accompagnato dalla ritmica del fido Marco Pastorino (che si occupa con successo anche delle back vocals); le tastiere di Gabriele Ciaccia ricamano atmosfere molto suggestive; il basso del biondo “Mister Sin” Andrea Buratto è sempre splendido protagonista; mentre sulla notevole prestazione dietro le pelli di Federico Pennazzato non trovo aggettivi giusti, se non un decisamente “potente”! Su tutto si staglia la splendida voce di Michele Luppi che è come un altro strumento musicale utilizzato come meglio non potrebbe, talmente bene che, ad un ascolto disattento, potrebbe persino sembrare freddo. Nel trascorrere dei pezzi, si passa dalla melodia di una cavalcata tipicamente power come “X”, ad una “Wish & steadiness” a dir poco sinfonica e potente, una melodicissima “Union”, seguita a ruota da una arrabbiatissima ed aggressiva “The fall”, si arriva poi alla robusta “Healing” (con un assolo di basso); “Lie to me” è semplicemente dolcissima ed indubbiamente indovinata per momenti romantici con il/la proprio/a partner; con “Secret fear” si torna a pigiare sull’acceleratore ed il ritmo imposto alla doppia-cassa è indiavolato; “The rising of love”, a dispetto del titolo, è pacata, ma non sdolcinata; il disco si chiude con la splendida “Eternity”, forse il pezzo che più mi ha convinto, suite di quasi 7 minuti, vera summa di cosa sono i Secret Sphere in questo album, con un Luppi che utilizza la sua voce in maniera a dir poco egregia. Come avrete capito, “Portrait of a dying heart” è un gran disco, uno dei migliori in assoluto della carriera dei Secret Sphere, quello che, almeno me lo auguro, potrà contribuire all’affermazione internazionale di questa ennesima band eccezionale che abbiamo in Italia. Buy or die!

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90
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