Kissology: un tributo riuscito solo parzialmente Kissology: un tributo riuscito solo parzialmente Hot

Kissology: un tributo riuscito solo parzialmente

recensioni

gruppo
titolo
Alive 51
etichetta
Underground Symphony
Anno

 

 

01.  Detroit Rock City

 

02.  Deuce

 

03.  Heaven’s On Fire

 

04.  I Stole Your Love

 

05.  Shock Me

 

06.  Lick It Up

 

07.  Nothin’ To Lose

 

08.  I Was Made For Lovin’ You

 

09.  I Love It Loud

 

10.  Modern Day Delilah

 

11.  War Machine

 

12.  Love Gun

13. Rock And Roll All Nite


 

 

opinioni autore

 
Kissology: un tributo riuscito solo parzialmente 2012-12-03 09:26:20 Corrado Franceschini
voto 
 
3.0
Opinione inserita da Corrado Franceschini    03 Dicembre, 2012
Ultimo aggiornamento: 03 Dicembre, 2012
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Le tribute bands hanno spaccato in due l’opinione pubblica degli appassionati di musica; c’è chi le osanna e ne segue le gesta riempiendo i locali dove si esibiscono e chi, invece, le osteggia e/o le odia pensando che rubino scena e spazio ai gruppi che propongono musica propria. Io sono dell’opinione che se un tributo è ben fatto, non troppo “inflazionato”, e di una band che si vede poco dalle nostre parti si può andare a vedere tranquillamente. Di tributi ai Kiss ne girano parecchi e personalmente apprezzo gli Electric Circus sia per il livello musicale che per il tipo di show e di scene che propongono. Sono anche così affezionato ai 4 dalle maschere del teatro Kabuki che quando mi è stato proposto di recensire il Cd “Alive 51” dei genovesi Kissology lo ho voluto fortemente. I Kissology nascono nel 2003 a Ronco Scrivia con il nome di Kissdinasty dall’unione di Ale (Ch) E Shawn (Bs). Ai due si aggiungono Logan (Bt) e Vincent (Ch ritm.) ma è con l’arrivo di Wild Steel alla voce nel 2009, già con Projecto e Shadows Of Steel, che la band, dopo la prima esibizione a Genova, cambia moniker. Il libretto di “Alive 51” è ben curato come si addice ad una produzione che vorrebbe essere ambiziosa (su questo concetto tornerò dopo) e la confezione in jewel case particolare contribuisce a rendere più appetibile il prodotto. Per ciò che riguarda le 13 tracce contenute nel Cd vanno per la maggior parte a pescare dalla produzione delle epoche dei seminali “Alive I” e “Alive II”. Non mancano comunque brani successivi come “Heaven’s On Fire” (“Animalize” – 1984), “War Machine” (“Creatures Of The Night” – 1982), “Lick It Up” (Cd omonimo - 1983) e “Modern Day Delilah” (“Sonic Boom” – 2009). Sono cresciuto ascoltando con attenzione, passione, e dedizione I Kiss del primo periodo e, sopra a tutto, proprio il doppio vinile “Alive I” del quale ho mandato a memoria ogni singola nota perciò è inevitabile che dal confronto I Kissology escano penalizzati e i miei commenti risultino spesso ipercritici e cercherò di spiegarvi il perché. Partendo dalla voce di Wild Steel si sente sin dall’iniziale “Detroit Rock City” che il cantante è abituato ad usare toni alti o acuti e, indubbiamente, questo dimostra la sua capacità ma ho come l’impressione che la voce sia stata “doppiata” in più brani. Non parlo dei cori bene eseguiti, ma proprio di un “rinforzo” da studio come mi pare di avere sentito ad esempio nella stessa “Detroit Rock City” o nella seguente “Deuce” che, ad onore del vero, presenta un buon solo di chitarra. “Heaven’s On Fire”, messa come terza in scaletta, mostra pregi ma anche difetti e, a tale proposito, mi chiedo se era necessario aggiungere alle canzoni il pubblico, che reputo sovra inciso, in una maniera che mette talvolta in secondo piano la musica e, principalmente, la chitarra ritmica. Con “I Stole Your Love” scopriamo finalmente cosa sono capaci di proporre i Kissology; ovvero una bella scossa energica corroborata da un valido solo. Mi aspettavo grandi cose da “Shock Me” cantata da Ale Frehley la cui voce è perfetta, ma il buon lavoro viene vanificato durante l’introduzione al solo e da una chitarra lontana e sommersa. “Lick It Up” è valida ma, ancora una volta, la debolezza sta nel solo che sa di “approssimazione”. “Nothin’ To Lose” mantiene il suo spirito Rock ‘n’ Roll godereccio ed anche lo stacco per fare cantare il pubblico è positivo e coivolgente. “I Was Made For Lovin’ You” non è fedele alla versione originale ma può andare bene così. “I Love It Loud” lascia intuire il siparietto di Shawn Simmons alle prese con il sangue che gli cola dalla bocca.ed è un brano soddisfacente. “Modern Day Delilah” ha suoni belli rocciosi ed è godibilissima. “War Machine” andava resa in tutta la sua roboante potenza e rozzezza mentre invece a farla da padrone è il pubblico. Pienamente azzeccata e con tutta la sua carica intatta risulta la versione di “Love Gun” Il finale è affidato immancabilmente a “Rock And Roll All Night” ma mentre canzone e stacco sono buone la fase che dovrebbe fare cantare e sfogare il pubblico pare buttata li a caso e non funziona. Se c’è un pregio in “Alive 51” è quello di essere nel bene e nel male un Cd onesto che cattura lo show della band così come è senza ritocchi, a parte quelli che ho citato. Per i Kissology rispolvero un detto che mi pare adeguato: “Chi gioca con il fuoco rischia di bruciarsi”.

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