Spitfire: 80% di puro heavy rock'n'roll, 20% di puro punk, 0% di pura originalità Spitfire: 80% di puro heavy rock'n'roll, 20% di puro punk, 0% di pura originalità Hot

Spitfire: 80% di puro heavy rock'n'roll, 20% di puro punk, 0% di pura originalità

recensioni

gruppo
titolo
Devil's Dance
etichetta
SPV
Anno

1. Go!

2. My Way

3. City Of the Sinners

4. Kings Of Rock'N'Roll

5. Hellfire

6. Roll The Dice

7. Take My Throne

8. Enemy

9. No Regrets

10. Burn In Hell

11. Rusted Crown

12. Devil's Dance

13. King Kerosin

opinioni autore

 
Spitfire: 80% di puro heavy rock'n'roll, 20% di puro punk, 0% di pura originalità 2013-04-17 09:36:28 Gianni Izzo
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Gianni Izzo    17 Aprile, 2013
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Se amate il binomio birra e concerti, se vi manca un po’ di sano heavy rock senza troppi fronzoli ma che punta subito al sodo, se non soffrite troppo una mancanza di originalità che comincia già dal moniker (provate a cercare il nome della band su google ed usciranno un’altra decina di gruppi con lo stesso nome, oltre a tanti simpatici prodotti di ogni sorta), il debutto dei tedeschi Spitfire è ciò che fa per voi. La giovane band ha una formazione basic (come del resto lo è anche la loro proposta musicale): voce e chitarra, basso e batteria. Solo tre elementi quindi, ma che hanno buon gusto nel creare dei brani più che discreti nella loro semplicità. Tanta energia viene già sprigionata dal disco in studio ma se i Spitfire suonano con la stessa foga dal vivo, immagino che i loro pezzi abbiano un effetto esplosivo. Classic metal dall'animo rock'n'roll con non di rado anche momenti più punk, soprattutto nei refrain, una miscela vincente che fa scivolare i brani l’uno di seguito all’altro con caparbia efficacia. Naturalmente il disco non ha chissà quali pretese artistiche, sembra composto con divertimento e con il fine di far divertire il proprio pubblico. Ammettiamo che questo stile di musica rischia di essere ripetitivo, già tra i 13 brani si ha questa sensazione, soprattutto in talune parti vocali, ed è anche vero che la tanta immediatezza è sempre un’arma a doppio taglio, una sorta di sfiammata che illumina per un istante, noi ci lasciamo abbagliare battendo il ritmo con ogni parte del corpo, ma sappiamo che l’effetto durerà poco. Infatti molto probabilmente concederete nei primi giorni molti bis a “Devil’s Dance”, ma sono appunto solo giorni, poi il disco inevitabilmente tornerà nella sua custodia. Certo, potete sempre riascoltarlo con la scusa di una festa ad alto tasso alcolico. Non so se i Spitfire dureranno nel tempo, il debutto per come si mostra è molto buono, di certo la band adesso dovrà in qualche modo progredire per non risultare troppo scontata per la seconda prova in studio, probabilmente dovrà anche cercare quella piccola sfaccettatura personale che gli valga almeno un posto in prima posizione tra le ricerche di google.

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