Intervistare mostri sacri del Power Metal come "I Bardi" può essere l'esperienza più ambivalente della vita: ti senti grande per poter scambiare quattro chiacchiere con chi è stato artefice della tua crescita (non solo musicale) e allo stesso tempo, minuscolo di fronte all'aura divulgata dall'enorme umiltà che solo un vero Artista sa trasmettere:
AllAround Metal vi presenta ANDRE' OLBRICH, chitarrista della grandiosa band BLIND GUARDIAN.
Buona lettura!!
T: Ciao Andrè, Benvenuto su AAM!
Iniziamo subito con le domande calde: il 7.7 è prevista l'uscita del "Live Beyond the Spheres", cosa dobbiamo aspettarci?
A: Il miglior spettacolo possibile per i Blind Guardian in sezione live! Siamo molto contenti di questa release ed il triplo CD/DVD conterrà solo il meglio delle nostre riprese Live. Abbiamo registrato circa 3 Live per ogni brano scelto, durante i nostri 15 shows selezionati, cercando di tenere più versioni possibile. Siamo molto soddisfatti della resa finale.
T: Ottime notizie, quindi!!
E non solo riguardo il nuovo Album, ma anche per il vostro prossimo concerto in Italia, giusto? (Intervista avvenuta circa 2 settimane prima del Battlefield Metal Fest, n.d.r.)
A: Sì, esatto! Il tour è iniziato ufficialmente il 16 giugno scorso, ma, come al solito, non vediamo l'ora di approdare anche in Italia: abbiamo avuto un ottimo feedback sinora, specialmente negli U.S.A., dove non ci aspettavamo un simile risposta, ma devo dire che l'Italia è sempre un evento che attendiamo con impazienza! Sarà un bellissimo Live, con Bands e location davvero speciali!
T: Come avete preparato lo show? Qualche aneddoto particolare?
A: Direi di no, se non il grande impegno per preparare uno show degno di tale nome: abbiamo lavorato duramente durante le prove per garantire ai nostri Fans uno spettacolo completo e coinvolgente. Siamo sicuri di aver fatto un buon lavoro, ma il risultato positivo è dato anche dal fatto che abbiamo delle sensazioni stupende regalateci proprio dal pubblico e, questo, ripaga completamente ogni sforzo fatto.
T: Facciamo un salto nel passato, e parliamo di Thomas Stauch: collaborerete ancora insieme in futuro? Siete sempre in buoni rapporti?
A: Thomas è sempre stato un ottimo collaboratore e musicista, ormai, però sono molti anni (circa 10) che non lavoriamo assieme e non penso che succederà di nuovo, ma questo è dovuto alle scelte valutate ampiamente e serenamente in passato. Abbiamo ancora un ottimo rapporto, ma si limita al livello umano, cosa, peraltro, fondamentale, per aver permesso le nostre collaborazioni passate.
T: Il 2017 sancisce il 33° anno di attività per i Blind Guardian: una carriera invidiabile e ambita! Possiamo aspettarci, da fans, una riedizione di vecchie glorie come "Battalion of Fear"?
A: Ma certo! In effetti è in programma la riedizione sia di "Battalion of Fear" che di "Follow the Blind", i quali, con tutta probabilità vedranno la luce già nel 2018.
Siamo ovviamente felici di poterci voltare e vedere 33 anni di carriera, per una band che ci ha coinvolto letteralmente al 100%.
T: Come sono cambiate le cose dal 1984?
A: Tantissimo. A tutti i livelli. Vedi, quando iniziammo, il periodo era florido, chi ascoltava questo genere era capace di acquistare anche 20/30 album al mese, e viveva la musica nel modo più puro. Poi negli anni '90 arrivò il Grunge e ci fu una netta inversione di tendenza. C'era chi, addirittura, diceva che il Metal era morto, ma a noi non importava: anche se ci dicevano che eravamo destinati al crollo, noi abbiamo sempre cercato di suonare solo quello che ci piaceva, guardando l'evoluzione del genere ma senza piegarci al mero volere commerciale. Ci sembrava semplicemente la scelta più giusta, perché se non ami ciò che fai, non vai da nessuna parte. E siamo molto fieri del percorso sostenuto.
Alle nuove generazioni di gruppi che vivono la scena odierna, quindi, mi sentirei di dare lo stesso consiglio: amate ciò che fate, e fatelo senza imporvi troppi limiti esterni. Anche questo è adattamento.
T: E invece, cosa ci dici di qualche nuova release inedita? I Blind sono pronti per entrare di nuovo in studio?
A: Certo! Anzi, posso anche darti qualche anticipazione: sarà sempre la Nuclear Blast a pubblicare il nostro nuovo album, che è in fase di scrittura proprio in questo periodo. Avremo l'uscita dell'album ORCHESTRALE, al quale stiamo lavorando da tanto tempo, presumibilmente a fine 2018, e, ad un anno da questo, penso potremmo far uscire un nuovo album inedito. Non mi sento di darti un periodo esatto, ma direi che entro il 2020 saranno pubblicati sia l'album orchestrale (Hansi ha appena finito le parti vocali, e l'orchestra vera e propria la registreremo in Luglio) che il nuovo Disco.
T: Bene, Andrè, devo dire che è stato un vero piacere averti con noi. Come a solito, noi di AAM ti vogliamo ringraziare per il tempo accordatoci, e lasciamo l'ultima parola a te, da dedicare ai nostri lettori.
A: Sono io a ringraziarvi. Siamo carichissimi e pronti a dar "battaglia" al prossimo "Battlefield Metal Fest", nel vostro bellissimo paese! Ci vediamo sotto al palco!