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19 Dic

"Hm2 a 10, blastbeat e urla. Se cercate altro, passate oltre" - Intervista ai Coffin Birth In evidenza

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Improvvisi e con la violenza di un terremoto, i death metallers Coffin Birth hanno da poco pubblicato il loro debut album "The Serpent Insignia" su Time to Kill Records (qui la nostra entusiastica recensione). Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con i due fondatori di questo supergruppo formato da membri di Hour of Penance, Buffalo Grillz, Beheaded e Fleshgod Apocsalypse, Giulio Moschini e Marco Mastrobuono (con un intervento anche da parte di Frank Calleja).

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- Salve ragazzi e benvenuti sulle pagine di Allaroundmetal.com. Partirei con una domanda quasi d’obbligo: come è venuta fuori l’idea di creare i Coffin Birth?
Marco: è nato tutto per caso, io e Giulio ci stavamo vedendo per scrivere nuovo materiale per gli Hour Of Penance e stavamo cercando nuove soluzioni da sperimentare. Mentre provavamo a scrivere riff utilizzando un vecchio Boss Hm2 che avevo portato ci siamo resi conto che era assolutamente impossibile utilizzare un sound del genere per un disco degli Hop, ma nel mentre erano usciti riff che reputavamo bellissimi e ci sarebbe dispiaciuto troppo abbandonarli. Abbiamo deciso di svilupparli e da li a poco il disco era praticamente tutto scritto.

- Domanda consequenziale: com’è avvenuto il reclutamento di Frank Calleja, Davide Billia e Francesco Paoli?
Giulio: Inizialmente ci siamo affidati ad altre persone che si sono rivelate veramente inaffidabili nonostante le loro qualità facessero al caso nostro, stanchi di aspettare da lì a chiamare Frank, Davide e Francesco il passo è stato molto breve. In primis abbiamo fatto la scelta tenendo in considerazione il fatto che i Coffin Birth sono nati essenzialmente come progetto “per divertirsi”, in seconda battuta ci servivano persone che il genere lo conoscevano bene e quindi chi meglio di persone con cui abbiamo già lavorato? Francesco è stato il primo, è da tanto che parlavamo di fare un progetto insieme, inizialmente doveva esserci lui alla batteria poi dati i suoi impegni è passato alla seconda chitarra, Davide ovviamente è una garanzia dietro le pelli e conosce molto bene il genere visto che mangia pane e musica estrema dalla mattina alla sera, per ultimo ma più importante Frank: nel giro di un mese ha scritto tutti i testi del disco uno dopo l’altro, non abbiamo dovuto mettere mano a niente, c’è stata una grandissima sintonia da subito.

- Passiamo all’album: “The Serpent Insignia” è ormai fuori da un paio di settimane; come sono stati i riscontri sinora?
Marco:
Per ora sta andando tutto benissimo! Tutte le persone che stanno lavorando per la promozione del disco stanno lavorando in maniera incredibile e stanno uscendo molte recensioni, fortunatamente tutte positive. Probabilmente anche meglio di quello che mi aspettavo, speriamo continui così.

-----IL VIDEO DI "THE 13TH APOSTLE"-----

- Com’è nato il vostro album? Intendo: come si sono svolti i lavori di scrittura e produzione?
Marco:
Una volta scritti i pezzi e trovate le persone giuste per poterlo registrare il tutto è stato molto veloce. Io ho curato la produzione del disco, dalle riprese, al mix e mastering presso i miei Kick Recording Studio. Avevo già lavorato con Davide e Giulio con gli Hour of Penance e Francesco con i Fleshgod Apocalypse, quindi sapevo benissimo che sarebbe venuto tutto come speravo. Non avevo mai lavorato con Frank prima, ma si è rivelato un grande professionista nonché uno dei migliori cantanti che si possono trovare ora in Europa, è stato velocissimo nello scrivere testi e linee vocali e ha fatto tutto nel migliore dei modi possibili. Il sound finale è esattamente come volevamo e rispecchia perfettamente quello che vuole sentire una persona che compra un disco di questo tipo. Hm2 a 10, blastbeat e urla. Se cercate altro, passate oltre.

- Potreste dirci di cosa parlano i vostri pezzi?
Frank:
Gli argomenti in sostanza sono diversi e per la maggior parte dipingono scenari surreali come in “Red Sky Season”, “Throne of Skulls”, “Godless Wasteland” che in qualche modo rispecchiano un po’ la realta nella quale ci troviamo. Altri come la title track “The Serpent Insignia” e “Christ Infection Jesus Disease” sono piu’ filosofici e religiosi mentre “Sanguinary” e “The 13th Apostle” raccontano delle storie. Scrivendo i testi di un album provo sempre ad inquadrare tutto nel tema principale, in questo caso “The Serpent Insignia” che vagamente tradotto significa il segno del serpente, che in modo biblico è associato con il male. Questo è il tema che unisce i testi tra di loro.

- E c’è qualche brano a cui siete particolarmente legati?
Marco:
Probabilmente “Red Sky Season”, erano dei riff che avevo scritto più di 10 anni fa e non ero mai riuscito a incastrarli per un motivo o per un altro in tutte le band che ho avuto, e la cosa era molto frustrante perché mi piacevano da morire haha. Sentirli ora registrati mi rende particolarmente felice.

-----IL LYRIC VIDEO DI "RED SKY SEASON"-----

- Una cosa che si nota dall’ascolto dell’album è che sembra vi siate divertiti molto, nel mettere su questo progetto. È stato così?
Giulio:
Sì, avevamo bisogno di cambiare aria e staccare la spina dai nostri gruppi principali, essendo poi il nostro primo disco abbiamo lavorato senza nessuna fretta e senza porci degli obiettivi, abbiamo scritto e registrato un disco che ci piace ascoltare

- Ci sono poi delle cose in comune con i Bloodbath: come loro, anche voi siete una band con componenti che provengono da diverse altre realtà; anche i Coffin Birth quindi possono essere dunque considerati una band a sé stante – non un semplice side project insomma -, ma che comunque deve sottostare in primis agli impegni dei gruppi principali?
Giulio:
Per ora sì, onestamente non so dirti come ci comporteremo a riguardo 

- E legato alla domanda precedente: vuol dire che potrà passare anche un bel po’ di tempo prima di un eventuale nuovo lavoro?
Giulio:
No anzi, stiamo già lavorando a nuove idee, Marco ha già buttato giu un pezzo completo! (Yessss!!!, n.d.r.)

- Dati gli impegni che avete, per l’appunto, tutti con le rispettive bands, immagino non sarà semplicissimo vedervi dal vivo. Ma a parte l’Undisputed Attitude Fest (15 febbraio ad Amsterdam, 23 febbraio a Roma) c’è altro in programma?
Giulio:
Stiamo confermando altre date al momento , non posso dire nulla perchè è ancora presto, il disco è appena uscito e abbiamo bisogno di farci conoscere prima

- Cosa dovrà aspettarsi il pubblico da una vostra esibizione live?
Giulio:
Mazzate e Disagio

-----TRACK STREAM DI "CHRIST INFECTION JESUS DISEASE"-----

- Siamo quasi arrivati alla fine. Cosa vi riserverà il futuro prossimo, sia come Coffin Birth che come musicisti di altre realtà?
Giulio:
Quest’anno siamo tutti e 5 impegnati a registrare con le nostre band principali, da Gennaio cominceremo a registrare le batterie del nuovo disco Hour of Penance, Frank e Davide se non sbaglio già a Dicembre hanno registrato parte del nuovo disco Beheaded, Francesco è sepolto vivo in studio da settembre ormai.. Per quanto riguarda i Coffin Birth come ho detto prima abbiamo già idee per il prossimo disco e sicuramente ci vedremo in giro per qualche data dal vivo

- E con la domanda precedente abbiamo chiuso. Lascio a voi le parole di commiato ai lettori di Allaroundmetal.com, ringraziandovi per il tempo che ci avete concesso.
Giulio:
Grazie a voi per averci intervistati! “The Serpent Insignia” è OUT potete ordinarlo in cd – vinile – cassetta e ovviamente online su Spotify!

L'artwork opera di Roberto Toderico

L'artwork ad opera di Roberto Toderico

Ultima modifica il Mercoledì, 19 Dicembre 2018 18:54
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