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09 Mar

I Mesmerize e l'ultimo capitolo di "Scrape of the barrel" - Intervista con Folco Orlandini ed Andrea Garavaglia In evidenza

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Siamo con Folco Orlandini ed Andrea Garavaglia, rispettivamente singer e batterista dei Mesmerize, a pochi giorni dall’uscita del nuovo capitolo, il quarto, della loro raccolta “Scrape of the barrel”, ecco il risultato della nostra chiacchierata.

 

D.: Ciao e grazie di essere qui con noi di allaroundmetal.com. E’ arrivato il quarto capitolo di “Scrape of the barrel”; come è nata questa idea di realizzare dei cd con del materiale che non faceva parte delle uscite ufficiali dei Mesmerize?

R.: (Folco) Tutto nasce dal desiderio di “premiare” i fans che ci seguono da anni ai concerti. Volevamo realizzare qualcosa di speciale da poter dare in sede live; all'inizio avevamo pensato di dare la registrazione del  concerto stesso (una sorta di CD Brulè di Elio e le storie tese) ma risultava complicato. Così abbiamo pensato ad una raccolta di materiale inedito che raccontasse anche un po' il “dietro le quinte” della band, quindi non soltanto brani live ma anche demo, preproduzioni, inediti scartati,....

Inoltre questi CD dovevano rappresentare un motivo in più per venire ai concerti. Sappiamo tutti come langue la scena live e l'idea di un CD extra reperibile solo ai concerti è stata vincente

 

 

D.: Quanti capitoli sono previsti? Ed eventualmente per quando dobbiamo aspettarceli?

R.: (Folco) Qui entra in gioco lo spirito collezionistico di alcuni di noi ;-) ci siamo detti: perchè limitare il progetto ad una sola uscita? Come per i fumetti quindi abbiamo realizzato una miniserie che potesse stimolare e fidelizzare chi viene a vederci. Abbiamo valutato il materiale utilizzabile – alcune registrazioni erano davvero inascoltabili- Andrea ha restaurato dove necessario e quindi abbiamo pianificato il numero di volumi. Per tua pace completistica ti confermo che i quattro volumi usciti concludono la serie.

 

 

D.: Vista la presenza di un brano nuovo di zecca come “The shimmer”, un po’ tutti ci stiamo chiedendo quando inizierete a lavorare su un album nuovo di zecca.... cosa ci puoi riferire in merito?

R.: (Folco) Ti dico che il desiderio di lavorare su nuovo materiale è davvero grande! Stiamo facendo il punto della situazione valutando le nuove idee, ma è ancora presto per fare una previsione

 

 

D.: Nel caso in cui doveste realizzare un nuovo album, avete già un accordo con qualche label o ricorrerete all’autoproduzione, come avete fatto per i 4 capitoli di questa raccolta?

R.: (Andrea G) Accordi veri e propri non ne abbiamo….  I CD non si vendono più e forse si andrà esclusivamente verso la musica “liquida”, i vinili sono “begli oggetti” che però nessuno suonerà mai. Noi abbiamo una certa età e amiamo ancora il “supporto fisico” ma a dire il vero non saprei se ha ancora senso stampare e distribuire un CD.

Sicuramente quando arriverà un nuovo Full dei Mesmerize qualche amico ci aiuterà a stamparlo e distribuirlo in qualche forma!!

La serie di Scrape of the Barrel è una tiratura limitatissima per gli amici che ci seguono da sempre e che spesso erano presenti a quei live e che avevano ascoltato in studio quelle demo; è il nostro ringraziamento per la loro fedeltà….e non poteva essere altro che una autoproduzione

 

 

D.: Da quanto letto nel booklet del disco, il nuovo pezzo è interamente realizzato da Tito. Chi altro all’interno della band si occupa del songwriting?

R.: (Folco) Sì, questo nuovo brano è totalmente farina del suo sacco, io ho solo fatto le linee di voce. In linea di massima tutto parte sempre da un riff o da un giro di basso, quindi direi che per la scintilla iniziale dobbiamo ringraziare Tito, Piero o Luca. Poi su questa ossatura di base ognuno lavora alla propria parte. Infatti tutte le nostre canzoni sono sempre nate e cresciute alle prove, non è mai accaduto che uno di noi arrivasse con un brano completo già fatto e finito.

 

 

D.: Cosa ci racconti degli Octopus Studios dove avete realizzato il cd? Se non erro sono di proprietà di qualcuno di voi....

R.: (Andrea G) Gli Octopus Studios sono il mio hobby “pesante”.  Ho cominciato a 18 anni come apprendista fonico per i Live poi pian piano ho accumulato materiale ed esperienza per poter fare anche Demo ed infine dischi veri e propri sia per noi che per altri gruppi.

Negli anni 90 non c’erano molti fonici che avessero orecchio per il metal… uno dei pochi era Frank Andiver dello studio Zenith di Lucca (Tales of Wonder, Vultures Paradise e Off the Beaten Path) da cui ho imparato molto e per certi versi ha plasmato il nostro sound primitivo.

Avere uno studio sotto casa in cui lavorare con tranquillità è una gran comodità e ci lascia tempo per poter pensare agli arrangiamenti e sperimentare suoni collaborazioni ed idee che ci frullano in testa. Se hai le ore contate in uno studio “esterno” tutte queste cose sono davvero impraticabili!!

Quando registriamo i nostri dischi cerco pero sempre di farmi aiutare da fonici esterni per poter avere un ascolto distaccato e più obiettivo. Devo ringraziare Giovanni Spinotti (sound engineer di “Stainless”) e Andrea Ficarra (sound engineer di “Paintropy”) per il grande aiuto ed i suggerimenti preziosi.

 

 

D.: Cosa fanno oggi i Mesmerize nella vita di tutti i giorni, quando non suonano in una band?

R.: (Folco) Beh tu vuoi sapere troppo!! Questo è quel lato di noi che potrebbe demolire l'immagine tradizionale del musicista metal. L'idea di portare i bambini a scuola la mattina o di addormentarsi sul divano dopo cena rischierebbe di renderci davvero poco credibili ;-)))

 

 

D.: So che Tito è impegnato anche nei Black Phantom, c’è qualcun altro di voi che suona o canta in qualche progetto parallelo?

R.: (Andrea G) I  Black Phantom impegnano principalmente Tito ma anche Luca come chitarrista. Effettivamente anche noi altri tre (io, Folco e Piero) stiamo collaborando con altri due amici, Roberto Beretta (chitarrista) e Andrea Villa (bassista/tastierista), alla realizzazione di un progetto piuttosto complesso e impegnativo ed assolutamente valido!! Ora posso dire solo che sarà un’Opera Rock ma non svelo nulla di più….

I Mesmerize saranno sempre la nostra Band primaria ma per noi è importante restare attivi e provare a fare musica con un approccio differente nei periodi in cui Black Phantom sono in studio o affrontano dei live.

 

 

D.: La qualità dei vostri dischi è sempre stata molto elevata, guardandovi indietro secondo voi cosa è mancato ai Mesmerize per raggiungere una maggiore notorietà e realizzare nuovi dischi con maggiore frequenza?

R.: (Andrea G) Grazie per averlo notato!! Abbiamo sempre cercato nel “nostro piccolo” di mettere il massimo della cura nella musica, nei suoni ed anche nelle grafiche; siamo piuttosto pignoli. Non saprei dire cosa sia davvero mancato…. forse un po’ di PR e un po’ di “teatro”… quelli sì, non sono esattamente nelle nostre corde. I Mesmerize sono un progetto che amo definire “onesto” e chi ci conosce personalmente lo sa bene. Questa è la nostra forza e la nostra debolezza.

 

 

 

D.: Continuando a guardare al passato, c’è qualcosa che non rifareste ed eventualmente per quale motivo?

R.: (Folco) Personalmente non rimpiango e non rinnego nulla di ciò che ho fatto, mi sono sempre divertito e credo di essere sempre stato coerente, la cosa fondamentale per me è aver “lavorato” sempre con persone che stimavo e con cui mi trovavo bene... fondamentalmente amici.

(Andrea G) Cose che non rifaremmo direi di no. Abbiamo sempre fatto le nostre scelte liberamente e nessuno ci ha mai particolarmente indirizzato o forzato (qualche volta forse ci avrebbe addirittura fatto comodo) quindi nessun rimpianto!!

 

 

D.: Ci raccontate invece un episodio che ricordi sempre con piacere?

R.: (Folco) Mi ricollego alla risposta precedente, quando vivi con le persone giuste tutto prende un colore diverso. Anche un concerto disastroso, con l'impianto che ti abbandona, davanti a 7 spettatori e un fonico che dorme, condiviso con gli amici diventa quasi un'esperienza divertente e da ricordare.

 

 

D.: Ogni tanto i Mesmerize suonano live in qualche locale nei dintorni di Milano; da gente esperta e navigata come voi, come la si vede la scena live in Italia? Siamo ancora così indietro rispetto agli altri paesi?

R.: (Andrea G) All’estero non saprei esattamente, in Italia comunque è sempre peggio. Si suona poco e male e le occasioni per farsi sentire sono sempre di meno di anno in anno. Stiamo diventando tutti estremamente pigri. C’è pochissimo interesse per i concerti (eccetto i grandissimi eventi per cui ci si scanna per un biglietto) e manca la voglia di ascoltare musica originale. Sicuramente il Metal non è di moda (ammesso che lo sia mai stato) ma ho l’impressione che ai concerti piccoli non ci vada davvero più nessuno! Per noi non è un grosso problema perché al momento facciamo poche date e cerchiamo quindi di creare un piccolo evento a cui la gente ancora partecipa....per fortuna!! Alla fine degli anni 80 quando abbiamo cominciato suonavamo molto sia all'aperto che nei locali, le occasioni per farsi conoscere erano tante e quelle esperienze live sono state veramente preziose per il sound della band. Per chi comincia ora da zero è veramente durissima.

 

 

D.: Credo sia tutto per oggi, vi ringrazio per la disponibilità e concludo, come consuetudine, lasciandovi uno spazio a disposizione per aggiungere un vostro messaggio ai fans dei Mesmerize ed ai lettori di allaroundmetal.com

R.: (Andrea G) Grazie mille a te naturalmente, e ai fans dei Mesmerize consiglio di buttare l'occhio ogni tanto alla pagina Facebook (www.facebook.com/mesmerizemetal) in attesa di qualche novità... il materiale audio per la miniserie Scrape of the Barrel è finito, ma abbiamo accumulato un po' di materiale video con cui vorremmo fare qualcosa. E magari la nuova The Shimmer o qualche pezzo nuovo potrebbero arrivare online! Alla prossima data, virus permettendo!

Ninni Cangiano

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