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19 Mar

Nicoletta Rosellini e la sua nuova band, gli Alterium In evidenza

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Allaroundmetal.com ha incontrato Nicoletta Rosellini per una piacevole chiacchierata, tra l'altro, su "Of war and flames", il debut album della sua nuova band, gli Alterium.

AAM: Ciao Nicoletta e grazie di essere qui con noi di allaroundmetal.com! Il nome degli Alterium è nuovo sulla nostra scena metal anche se, oltre a te, siete tutti musicisti già noti. Ti va di raccontarci come è nata l’idea di creare questo gruppo?

NR: Ciao e grazie per questa intervista! Subito dopo lo scioglimento della mia precedente band, mi sono subito rimboccata le maniche per continuare a produrre la mia musica in un contesto di gruppo. Anche Dario (batteria) e Paolo (chitarre) hanno deciso di continuare a lavorare insieme e ne sono stata davvero felicissima. In circa un mese avevamo già la line-up completa e abbiamo potuto finire il disco a cui stavo già lavorando.

 

AAM: Tu e Dario Gozzi, ma anche Paolo Campitelli, arrivate dai Kalidia; puoi svelarci cosa è successo che ha portato allo scioglimento della band?

NR: In realtà l’ambiente all’interno della band era già deteriorato da molto tempo, ci ho messo solo un bel po’ io a lasciar andare una situazione che ormai non era più possibile salvare in nessun modo. In realtà comunque, la mia intenzione non era di sciogliere la band, ma di cercare un compromesso definitivo che risolvesse un po’ di problematiche. La situazione però è sfuggita di mano e lì ho capito che non c’era altro da fare. Con il senno di poi avrei dovuto farlo molto prima, è inutile fare accanimento terapeutico su certe situazioni.

 

AAM: Sei la cantante anche di gruppi dallo stile differente come Walk In Darkness e The Erinyes; cosa ci racconti di questi altre due bands, c’è qualcosa che bolle in pentola?

NR: Ci sono singoli e album in arrivo anche con questi side projects. Li chiamo side project perché in questi contesti non ho particolare libertà di movimento, non compongo e non mi occupo di promozione o management come invece faccio nei miei Alterium. Sono comunque due progetti a cui mi piace partecipare e che artisticamente penso che mi arricchiscano, quindi al momento l’intenzione è di continuare, tanto più che nessuno dei due progetti ha un’attività live.

 

AAM: Molti ti conoscono anche per la tua passione per il cosplay ed i giochi di ruolo; ci parli un po’ di queste tue altre passioni? Tieni presente che io stesso, qualche anno fa ero un accanito giocatore di ruolo, tra Dark Age of Camelot e World of Warcraft, fino al più recente Ingress.

NR: A casa mia si è sempre giocato molto perché mio babbo era un grande appassionato, e questo sicuramente l’ha trasmesso a me e mio fratello. Ancora mi ricordo quando è tornato a casa con il primo Game Boy con Tetris, ero totalmente stregata. Poi sono arrivati il N64 e il primo pc e da lì non mi sono più fermata, anche se il tempo oggi è poco cerco sempre di concedermi un paio di sere a settimana a giocare: mi “disimpegna” il cervello da questioni più incasinate. Sono una grande fan di GDR e strategici a tema fantasy e, a proposito di World of Warcraft, anche in questo album ci sono un paio di pezzi dedicati!

 

AAM: Ma torniamo agli Alterium. “Of war and flames” è il vostro debut album, niente meno che per la AFM Records, come siete entrati in contatto con questa storica label tedesca?

NR: Ci è arrivata una loro proposta tramite la vecchia etichetta dei Kalidia (la Inner Wound Recordings) che ci ha dato una mano a far girare il promo. C’è stato tanto entusiasmo da parte loro e anche da parte nostra, sicuramente non è una cosa che accade tutti i giorni far uscire un debut così. A distanza di un anno, devo dire che lavoriamo bene insieme quindi è stata una bella scelta.

 

AAM: C’è qualche legame tra i testi dell’album ed il disegno della copertina ed, a proposito, saresti tu quella disegnata di spalle?

NR: No, non sono io, magari!! L’album non è un concept, ma l’artwork è ispirato alla title-track che parla della Dea egizia Sekhmet, dea della guerra, delle epidemie, ma anche della guarigione. Si narra che il suo respiro fosse ardente e che fosse vestita in un bellissimo abito rosso tinto con il sangue dei suoi nemici.

 

AAM: A proposito di testi; c’è un concept alle spalle oppure sono tutti slegati tra loro? E ci racconti le tematiche di cui parlate?

NR: C’è tanta mitologia (egizia e greca), ma anche tante tematiche fantasy ispirate a videogames, letteratura e leggende; insomma, continuo a portare avanti le mie passioni.

 

AAM: Come nasce un pezzo degli Alterium e chi se ne occupa?

NR: Questo debut è stato un po’ strano perché ovviamente io avevo composto insieme al nostro produttore Lars Rettkowitz gran parte dei brani (che avrebbero dovuto essere sul terzo disco dei Kalidia), quindi diciamo che in questo caso i ragazzi hanno partecipato più alle loro parti strumentali, mentre per il prossimo disco già stiamo lavorando in maniera diversa. Tutti all’interno della band compongono e questo ci porta ad avere una quantità di materiale enorme tra cui scegliere e su cui lavorare, cosa non scontata e che sto apprezzando molto.

 

AAM: Avete realizzato per promuovere l’album diversi video; cosa ci racconti di queste esperienze?

NR: Siamo subito voluti partire con dei prodotti di qualità quindi c’è stato tanto stress organizzativo e tanta fatica, ma siamo assolutamente felici di quello che abbiamo realizzato. Ho lavorato a stretto contatto con il regista Matteo Ermeti, che si è occupato di tutte le produzioni, e insieme abbiamo cercato locations e preparato le scene e i costumi. Un gran lavoro!

 

AAM: Avete in mente di realizzare qualche altro video ed, in caso positivo, puoi svelarci per quale brano?

NR: Non dei brani contenuti nel disco, direi che 4 video sono stati già impegnativi. Ma ci potrebbero essere altre sorprese…

 

AAM: Come mai avete scelto di coverizzare un pezzo dei Sabaton e perché la scelta è caduta proprio su “Bismarck”?

NR: Adoro il brano e ne rimasi molto colpita quando uscì insieme al suo maestoso video. E’ anche però stata una scelta un po’ strategica, infatti lo abbiamo rilasciato come secondo singolo per cercare di far girare un po’ il nome della band.

 

AAM: Cosa c’è adesso nel futuro degli Alterium? Avremo l’occasione di vedervi per qualche data live, oppure siete già al lavoro sul prossimo disco?

NR: C’è tanta musica! Nei prossimi mesi rilasceremo un’altra serie di singoli che concluderanno il ciclo promozionale di questo album. Per quanto riguarda i concerti ci stiamo lavorando, abbiamo già qualche bel festival in giro per l’Europa in autunno, senza contare i tre festival fatti ancor prima dell’uscita del disco. Il nuovo disco è già in fase di lavorazione!

 

AAM: Sono passati tanti anni da quando eri una corista degli Overtures (se ricordi, ci conoscemmo proprio ad un loro concerto vicino Padova); se avessi la possibilità di tornare indietro nel tempo e cambiare qualcosa, cosa modificheresti o rifaresti tutto esattamente alla stessa maniera?

NR: Rifarei tutto, l’unica cosa che cambierei l’ho già detta, ovvero non avrei fatto così tanto accanimento terapeutico sulla precedente band.

 

AAM: Adesso una domanda che mi piace sempre fare alla prima intervista per allaroundmetal.com; quali artisti sono stati decisivi per la tua scelta di intraprendere la carriera di musicista? In altre parole, quali sono le tue principali influenze?

NR: In casa mia si è sempre ascoltata molta musica anche se non c’erano musicisti. Io però ho dimostrato fin da piccolissima un interesse particolare, quindi mi sono approcciata prima alla propedeutica e, poi quando le mie mani erano sufficientemente grandi, al pianoforte. Ho ascoltato tanta musica italiana pop e anche tantissimo i Queen. La svolta metal è arrivata al liceo, quando ho anche iniziato a metter su le prime band. Sicuramente Fabio Lione (sia con Rhapsody, che con Labyrinth e Vision Divine) è stato una grandissima ispirazione ma anche i Kamelot (Khan era) e i primi Sonata Arctica mi hanno influenzata molto. Poi ho scoperto i Symphony X e ne sono rimasta estasiata.

 

AAM: Essendo un vecchietto sono un appassionato di cd, per cui vorrei sapere se dovessi scegliere 3 cd a cui sei particolarmente affezionata, quali indicheresti e perché?

NR: 3. “Time I” Wintersun – nonostante le bizzarre peripezie degli ultimi anni, questo disco mi ha sconvolto quando è uscito e avrà sempre un pezzo del mio cuore.

2. “Karma” Kamelot – Roy Khan ha una potenza evocativa come pochi altri al mondo.

1.“The Divine Wings of Tragedy” Symphony X – IL disco per eccellenza. C’è dentro tutto quello che amo di questo genere.

 

AAM: Credo di aver abusato anche fin troppo della tua pazienza, per cui chiudo qui l’intervista ringraziandoti e lasciando, come consuetudine, uno spazio conclusivo a tua disposizione per un messaggio ai fans degli Alterium ed ai lettori di allaroundmetal.com

NR: Grazie per aver letto questa intervista e per questo spazio! Rimanete sintonizzati sui nostri canali per la nuova musica in arrivo (presto!) e speriamo di potervi incontrare tutti presto dal vivo! Rock on!

Ultima modifica il Martedì, 19 Marzo 2024 19:15
Ninni Cangiano

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