Risponde Dave, voce e chitarra della band.
Il disco è fuori da qualche mese, quali sono le vostre sensazioni, è stato accolto bene?
Direi di si. Abbiamo avuto ottime recensioni, e il nome della band è tornato a farsi sentire dopo qualche anno di stand-by dovuto a cambiamenti nella formazione. Anche il pubblico ha recepito il “messaggio”.
Penso che all’interno della vostra musica ci siano diverse sfumature, come vi definite?
La descrizione, più che l’etichetta, che abbiamo condiviso è “Dark Death Metal", che riassume piuttosto bene le nostre intenzioni e che ci sgancia un po’ dalla sfera progressive. Naturalmente questo aspetto rimane, ma non deve condizionare l’ascoltatore, non deve dar l’idea che l’aspetto tecnico sia dominante nella nostra musica.
Il death metal è un genere che ha detto tutto o ci sono ancora speranze?
No! Certo, più gli anni avanzano più è difficile aggiungere novità e freschezza a un genere che ha iniziato a prender forma trent’anni fa…ma ritengo che esso offra ancora svariate soluzioni creative. Noi siamo qui a testimoniarlo. Con tutto l’amore per l’old school, ti dico che andare avanti è indispensabile. Dell’old school bisogna aver marchiata a fuoco addosso l’attitudine.
Non siete certo dei ragazzini, anzi, gli Aleph sono ormai una band consolidata…è più difficile oggi o ieri, suonare metal in Italia.
A mio avviso è più complesso oggi, quanto meno per bands che vogliono ambire a qualcosa in più del locale-con-gli-amici. Servono soldi (parecchi) e amicizie (giuste). Come in qualsiasi ambito nel nostro Paese.
Internet ha, almeno in parte, cambiato il mondo, si tratta di solamente un avvento positivo o c’è anche un lato oscuro e quindi negativo?
Internet fa risparmiare tempo e qualche soldo, informa in tempo reale. Ma si campava lo stesso anche senza stare incollati a uno schermo 24/h. Questo per chi fruisce della musica. Per chi la fa è più dura, non ci guadagni un cazzo al di sotto di certi numeri, anzi… ogni avanzamento tecnologico comporta dei cambiamenti nel comportamento delle persone e internet è stato veramente epocale.
A quale band credete di avvicinarvi particolarmente?
Celtic Frost, Mercyful Fate/KD, Slayer, Morbid Angel…
Anche per voi il tutto è partito nel garage sotto casa?
Non proprio nel garage, ma non siamo lontani da quel tipo di realtà!
Quanto c’è di horror nella vostra musica? E perché, siete particolarmente affascinati da tutto ciò?
Ce n’è molto! Dall’intro dei concerti (dove Profondo Rosso incontra Wes Craven) all’atmosfera dei brani puoi sentire la passione verso questo genere, dagli anni 60 in su! Ci affascina il lato oscuro, nascosto della normalità… e il cinema horror è lì a ricordarcelo.
Le vostre mogli, fidanzate, famiglie, cosa dicono della vostra musica, sono fans della band, o altro?
Diciamo che apprezzano quanto facciamo, la dedizione alla musica.
La scena metal nostrana, sembra essere più che mai viva, quali sono le vostre band preferite, quelle di oggi, quelle di ieri.
Direi Death SS, Evil Wings, Il Segno del Comando, Bulldozer, Necrodeath, Eldritch…
Poichè siete una band attiva da diversi anni, la voglia è rimasta quella dei bei tempi, oppure ci sono momenti di stanca?
La voglia è la stessa! Abbiamo mogli, compagne, bambini, ma la passione e la voglia di migliorarci sempre e comunque è rimasta inalterata.
Grazie ragazzi dell’intervista, lascio a voi le ultime parole.
Grazie alla redazione di AllAroundMetal! Ci vedremo presto on the road, e con una formazione killer! Hypnos dei thrashers milanesi Hellstorm si è unito agli Aleph e dall’inizio del prossimo anno saremo ancor più letali!