Da dove cominciare?? Non è facile per me (e chi mi conosce lo sa bene) riuscire a tirare le fila di una esperienza con i Trick or Treat, band che seguo, stimo e supporto da ormai più di 10 anni.
Cercherò di non sembrare troppo melenso (e non sarà facile, visto che mi dicono essere anche San Valentino...).
Ricevetti la chiamata dai Trick or Treat circa un mese fa, per partecipare alle serate del 9 febbraio al Vox di Nonantola e del giorno seguente, al Legend Club di Milano, e si può ben immaginare quale sia stata la mia reazione. Negli anni ho imparato che i concerti della Band modenese sono una garanzia di coinvolgimento, e, come da programma, nemmeno questa volta i 5 emiliani ci hanno deluso.
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9 febbraio - Nonantola (MO)
Arrivo al Vox Club intorno alle 19. Non ero mai stato in questa venue, e me ne rammarico: locale di prim'ordine, struttura adatta a eventi importanti e personale già disponibile a servire nonostante l'apertura fosse fissata per l'ora e mezza successiva.
Assisto ad un soundcheck preciso, veloce ed efficace ma si sa, i Trick ormai sono musicisti navigati, e sanno esattamente come muoversi. I ragazzi sono contenti, e si vede, mostrando lo sguardo di chi non vede l'ora di portare Live quel "RE-ANIMATED", quell'album cosi atteso, quel sogno cosi sudato e quella scommessa vinta con così tanto orgoglio...
Parliamoci chiaro: i TRICK OR TREAT hanno fatto qualcosa di epocale, auto-producendo (anzi, CO-producendo con i propri fans, come amano sottolineare loro stessi) un album che sembrava un azzardo, quasi uno scherzo, per una band che ormai si è affermata come realtà attiva; il risultato lo conosciamo bene tutti quanti, e l'enorme successo che ha avuto "Re-Animated" è l'ennesima conferma che i nostri hanno saputo nuovamente vedere oltre. Mi sarei aspettato, quindi, una naturale "ansia" o una certa tensione prima della consacrazione con il Live di quella sera, ma come al solito, i loro sorrisi non facevano trasparire che soddisfazione e voglia di dare ancora di più.
Finito il soundcheck, è tempo del "MEET & GREET" con i Raisers, i veri sostenitori di questo progetto, ed è proprio ora che cominciano fare capolino gli ospiti della serata; in un secondo mi trovo a bere le prime (...di una lunga serie...) birre di rito insieme a Giacomo Voli, Michele Luppi, Fabio Dessi ed i membri dei Deathless Legacy: l'atmosfera è rilassata, amichevole ma, si sente, carica a mille e lo show si prospetta una bomba.
Arrivano le 21 e, di rientro da una ottima cena (grazie Giacomo..;)) il piazzale antistante il Vox mi regala lo spettacolo più bello di sempre: un FIUME di persone pronte ad inneggiare la band, facce note e volti nuovi, ma di sicuro molte di più di quante ne potessi sperare...alla faccia di chi dice che la scena è morta, il 9 febbraio sono TUTTI accorsi a celebrare la Musica nel senso più vero del termine.
Le circa 6/700 persone sottopalco devono attendere poco prima che si abbassino le luci e parta un intro in cui la voce di "UAN" (...troppi ricordi...) presenta quello che sarà un vero tuffo nel passato, preludio all'ingresso dei TRICK: Carichi come molle, e capitanati da un ALLE CONTI vestito con Maschera e Mantello di BATMAN, fanno irruzione sulle note dell'omonima sigla... ed è già tripudio!
La folla si mostra all'altezza della situazione ed il ritornello echeggia tra le pareti del Vox con volumi "giganteschi", quel "..è l'uomo pipistrello" è cantato da tutti i presenti ed Alle potrebbe tranquillamente evitare di cantare, perchè è letteralmente sovrastato dai presenti!!
Finita tra i meritati applausi di rito, è il momento per "I 5 SAMURAI" durante la quale resto stupito dalla capacità della band di rendere potenti i pezzi su disco ed ancora più potenti gli stessi dal vivo: la coesione tra il basso di Leo e la batteria di Luca (Setti) la fanno da padrone, la complicità di Guido e Luca (Venturelli) è trascinante, ed il tutto, unito alle magistrali Tastiere di Alessio Lucatti (VISION DIVINE/ DEATHLESS LEGACY), presente quasi sempre sul palco, a dar manforte, e sul disco stesso, fa si che i brani risultino un misto tra i ricordi d'infanzia dati dalla melodia originale, e la potenza del Power Metal a firma TRICK OR TREAT.
Come si dice? chi ben comincia è già a metà dell'opera, vero?? Neanche un minuto di pausa con le presentazioni e le battute di Alle (che in questi 2 giorni si mostrerà davvero a suo agio nel coinvolgere e divertire il pubblico anche con scherzi e gags) e parte l'epicissima KEN IL GUERRIERO con il potentissimo Fabio Dessi (ARTHEMIS/ HOLLOW HAZE) come ospite: la resa è perfetta, e le due voci sembrano nate per fondersi assieme. Un brano spettacolare, che già sta ottenendo il titolo di più apprezzato dai moltissimi fans che continuano a pubblicare online le loro reazioni al disco.
Si passa ad un brano più affine agli anni '90, ed è il momento di introdurre un altro ospite: sale sul palco DANNY METAL, lo Youtuber che con le sue capacità tecniche da "metallarone" ha saputo crearsi una enorme fan base, coverizzando online i brani più disparati, da "andiamo a comandare" di Rovazzi (unica versione che riesco ad ascoltare di questa "canzone") alla ben più apprezzata "Il principe di Bel Air" (sigla dell'omonimo telefilm, per restare in tema anni 90...).
Sapevo che Danny era un musicista coi controc****i, ma dal vivo rende ancora di più: la sigla di BEYBLADE METAL MASTERS suonata insieme ai Trick è qualcosa che non dovrebbe mancare nella discografia di ogni rocker che si rispetti.
Chi ha detto "Jeeg Robot d'acciaio"??
Uno dei brani in assoluto più riusciti, con uno degli ospiti più attesi: tra le ovazioni del pubblico, e le lacrime agli occhi del sottoscritto, GIACOMO VOLI (Rhapsody of Fire/Teodasia) sale sul palco!!
Il brano è già figo, di per sé, ammettiamolo...ma cazzo, ragazzi!!! I 2 attuali front men delle formazioni a nome "Rhapsody" (senza nulla togliere al ben noto Fabio nazionale, sia BEN CHIARO, impegnato nel tour di Reunion con parte della formazione storica) hanno SPACCATO!!! Probabilmente i Delfini transitanti nell'adriatico avranno avuto le "orecchie che fischiavano" vista l'entità e la potenza degli acuti tirati su JEEG ROBOT!!!
Prestazione MAGISTRALE, che attendevo con ansia e che mi ha RAPITO!!! Orgoglio Nazionale!!
Si spengono le luci, ed è il momento di fare un passo indietro, con l'intro vocale di DEVILMAN, singolo uscito in promozione per l'intero album: sul palco sale la "spaventosa" Steva, Front-woman degli Horror Metallers DEATHLESS LEGACY, band che accompagnerà i Trick la sera seguente al Legend, e l'apoteosi sale ai massimi! Il brano, catchy quanto basta e cattivo al punto giusto, è terreno fertile per la vocalità dura e ruvida di Steva, capace di adattare la canzone ad un genere "più cupo" e renderlo davvero figo, per non parlare delle sue innate doti di intrattenitrice, che regalano al pubblico lo spettacolo che si aspettavano. Non c'è che dire, i Trick or Treat, con queste ultime 2 guests hanno dimostrato la loro versatilità per aver fuso così bene il loro sound con 2 eccellenti cantanti che solitamente spaziano in lidi più "pesanti". La perfezione!
Il pubblico apprezza molto la presenza di Steva, così il Vocalist ALLE la invita a restare sul palco per il brano successivo, "JEM E LE HOLOGRAMS", canzone che più di ogni altra aspettavo di sentire, essendo, per il sottoscritto, il tripudio delle sonorità anni '80: su disco la canzone è magistralmente interpretata da SARA SQUADRANI (Ancient Bards), ma la nostra Steva non è certo da meno, ed insieme ad ALLE ci regalano un tuffo nel passato, con headbanging obbligatorio sulle note che accompagnano il famosissimo "..JEM! Canto sempre con passione...".
Concedetemi un minuto, perchè qui assumo il doppio ruolo di giudicante e giudicato...: mentre finisce il brano, abbandono il "sottopalco" e corro verso il backstage, mentre nella mia testa continuo a ripetere "...che serata della madonna, sono costretto ad offrire ai Trick birre per sempre, per questa occasione...".
Salgo sul palco, e lo spettacolo più bello del mondo mi si para davanti agli occhi: un mare di amici e metallari, con lo sguardo pieno, intenti a godersi quello che i Trick gli hanno regalato. E' per me un onore poterli accompagnare, e la loro "storica" cover di ROBIN HOOD fa il resto...non ho, ovviamente, molto da dire in merito, se non che se il pubblico si è divertito sotto il palco la metà di quanto io mi sono divertito sopra, allora è stato grandioso.
I Trick hanno fatto centro. Di nuovo.
Saluti di rito, battute a non finire, risate e (ennesima) birra di rito e si passa a PEGASUS FANTASY, brano già proposto dai Modenesi durante il loro scorso tour in Giappone insieme agli amici Secret Sphere: brano di per se già adatto ad un riarrangiamento power, impreziosito dal cantato in giapponese di Alle.
Una "chicca" che, chi acquista il disco, può apprezzare in duetto con la cantante nipponica ERABU YURIE dei Rakshasa.
Ci siamo, questo era il momento che tutti aspettavamo, il cosiddetto "Clou" della serata...Alle, indossando uno Scouter perfettamente in tema, invita il Super Ospite GIORGIO VANNI mentre risuona "WHAT'S MY DESTINY, DRAGONBALL", e le fondamenta stesse del locale hanno subito la vibrazione data dal boato del pubblico: tutti, letteralmente, tutti i presenti hanno cantato a squarciagola la sigla del cartone animato delle "Sfere del Drago", e la magistrale interpretazione della band + ospite ci fa pensare "Ma come abbiamo fatto, sinora, senza una cosa del genere"???
Purtroppo il tempo è tiranno, ed è già ora dell'ultimo brano, DAITARN III, altro caposaldo della nostra infanzia, interpretato in modo sublime dalla combo Power Metal unita alla vocalità di uno dei musicisti Rock più completi in assoluto: MICHELE LUPPI (Whitesnake/ Secret Sphere).
Il casino è tangibile, il concerto totalmente apprezzato ed il duetto LUPPI/CONTI è qualcosa che chi non ha sentito non può nemmeno lontanamente immaginare.
I Trick or Treat chiudono una delle loro interpretazioni live migliori di sempre ed il pubblico inneggia ad un bis, purtroppo non concesso, a causa dei tempi in scaletta.
La band, come sempre, però, non si tira indietro per gli autografi e le foto di rito, qualche battuta, ulteriori (!!!) birre (sempre di rito, eh..), ed i fan accorsi si assicurano una serata splendida, fatta di musica, amicizia e sostegno. 10/10
Si fanno le 3, circa, ed arriva per me il momento di tornare in albergo. Domani si parte per Milano.
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10 febbraio - Milano
Stanco per il poco sonno (e probabilmente per le POCHE birre), con una maledettissima febbre che mi ha perseguitato dal mattino (e che perdura curiosamente ancora oggi, lasciandomi il tempo di dedicarmi a questo report dal letto...), arrivo al LEGEND intorno alle 19.
L'entourage è già operativo, e a fare gli onori di casa trovo il buon Fulvio Trinca, vecchio amico sin dai tempi dei Clairvoyants.
Purtroppo il mio stato d'animo è minato da quella che si rivelerà una influenza coi fiocchi, ma non sia mai che io mi tiri indietro se c'è da far casino! (...oddio, in effetti ero un po' più spento del solito, ma che volete...l'età avanza..).
Soundcheck e Cena sfuggono veloci, mentre le circa 300 persone cominciano ad avvicinarsi al locale: stasera la serata sarà ancora più potente, con i toscani Deathless Legacy ad aprire le danze.
Durante l'affluenza, c'è tempo per i fans "locali" di ritirare il Cd acquistato durante la fortunata campagna MusicRaiser, e con l'occasione possono scattare foto con i propri beniamini, far firmare i poster e fermarsi al banco Merch per non farsi scappare le ultime novità di entrambe le Band all'opera quella sera.
Anche a Milano i volti noti non mancano: ho modo di riabbracciare e salutare un sacco di "addetti ai lavori", tra cui un ottimo cantante che, dopo anni, sono finalmente riuscito a ritrovare, il bravissimo GABRIELE BERNASCONI (Mirrormaze/Ex Clairvoyants), segno che, ancora una volta, quando i Trick or Treat chiamano, il pubblico risponde, e risponde bene!
In un lampo si fanno le 22.30 e si comincia con l'Horror Metal dei DEATHLESS LEGACY: in 2 parole, UNO SPETTACOLO!
Chi di voi non avesse ancora avuto l'occasione, deve assolutamente correre ad un live di questo gruppo, perchè dire che ne vale la pena è poco; la band, che presenta il 4° lavoro studio "RITUALS OF BLACK MAGIC" (Scarlet Records), fonde sonorità Dark ad una presenza scenica magistrale, dove le melodie, sapientemente orchestrate in egual misura dai membri Alex Van Eden(Alessio Lucatti- Tastiere), Frater Orion (Batteria), Set. Bones (Chitarra) e C-AG1318 (Basso e Backing Vocals), si amalgamano con il recitato/cantato di Steva, coadiuvata dalla superba performance teatrale di Anfitrite, sviluppando un vero e proprio spettacolo a 360°, dove l'esoterismo e l'occulto rimangono i temi a farla da padrone, rendendo il prodotto personale e coinvolgente.
Il pubblico, presente e "spremuto" dentro il LEGEND sin dalle prime note, è convinto, ed i Deathless portano a casa una serata perfettamente riuscita.
Dopo circa un'ora di concerto, è il momento dei Trick or Treat.
Non mi dilungherò nuovamente sulla scaletta, perchè si tratta pressoché della stessa della sera precedente (ovviamente), ma vorrei concentrarmi sul pubblico: di nuovo, infatti, la presenza c'è stata, il coinvolgimento pure, e questi sono segnali che indicano che la nostra scena è davvero ancora (fortunatamente) viva; significa che abbiamo i mezzi per sostenerci; che sia perchè i Trick or Treat abbiano saputo fare "l'alchimia giusta", unendo la musica ad una infanzia mai abbandonata, o che sia perchè ormai siano una band affermata, il risultato non cambia: il popolo "metal" è forte se è unito, e quel calore che ho visto in questi due giorni dobbiamo saperlo portare a tutti i livelli, perchè la realtà italiana è grande e forte, ma, soprattutto, è INVIDIATA da tutti gli altri.
Stessa Intro, ed un ALLE ancora più in forma (...ma è possibile?? comincio a dubitare che sia umano...) fanno partire una seconda serata bollente, ma dopo la Opener "BATMAN" si passa subito al "piatto forte", con GIORGIO VANNI che spiazza tutti salendo sul palco per la sua sigla "What's My destiny Dragonball", accompagnato da ALLE che non abbandona il solito Scouter!
Ringraziamenti ed applausi seguono l'uscita di GIORGIO, che si rivela molto a suo agio anche con queste sonorità più "rock", sia come presenza scenica che come interpretazione, lasciandosi sfuggire non pochi sorrisi e atteggiamenti di chi si è davvero divertito: i Trick hanno di nuovo centrato il bersaglio, che sia l'inizio di un nuovo "genere" del Metal??
Cambio scena, e si parte con la sequenza "Ken il Guerriero", "I 5 Samurai" e "Beyblade Metal Masters", purtroppo stasera senza special guests, ma con una resa spaziale sapientemente gestita dai 5 musicisti, intervallati dalle ormai immancabili battute di Alle con il pubblico, segno del fatto che da entrambi i lati del palco c'è voglia di interazione, ed è un bene!
Al momento del singolo DEVILMAN, però, tornano sul palco Steva ed Alessio, e il pubblico sembrava non aspettare altro: il ritmo del brano fa letteralmente saltare i presenti a ritmo, e anche qui, gli ospiti sono invitati a restare sulle note di "Jem e le Holograms".
Anche per stasera arriva il mio turno, e, con febbre abbondantemente "allungata" da un particolare e curativo succo di malto locale, salgo insieme ai miei beniamini per dar vita a "Robin Hood" : il pubblico risponde all'unisono, le mani battono, le teste si muovono...la visione del palco insieme ai Trick or Treat è un' esperienza che non auguro a chi non è in grado di gestire la voglia di fare casino!!
Rapido cambio palco, e salta fuori una nuova special guest annunciata: sulle note di "Pokemon - oltre i cieli dell'avventura" ecco arrivare Marco Pastorino (Temperance), che ottimamente si destreggia tra le melodie di una sigla che ha segnato i più giovani (come giustamente cita ALLE: se vi vedo cantare tutti i brani vecchi, allora vuol dire che siamo tutti della stessa epoca!"...), e che viene anche invitato a restare sul palco per duettare sulla successiva "Pegasus Fantasy", cantata da Alle con indosso una dettagliata riproduzione dell'elmo del Cavaliere di Bronzo (...o d'oro, a seconda della serie anime...) per le strofe in Giapponese, ed in Italiano per le parti di Marco, mandando letteralmente in visibilio il folto pubblico.
Ed anche stasera si giunge al termine, e, come (nuovamente) di rito, tutti gli ospiti salgono sul palco per l'esecuzione della finale DAITARN III, con il pubblico a farla ancor da padrone, cantando a decibel illegali ogni singola nota.
La serata è finita ( così come le birre) e dopo le foto con i Trick or Treat ed i Deathless Legacy, anche il pubblico milanese può rientrare a casa consapevole di aver partecipato a qualcosa di nuovo, qualcosa di coraggioso, qualcosa che è perfettamente riuscito:
I Trick or Treat hanno di nuovo colpito nel segno, e lo hanno fatto con una (concedetemelo..;) ) "freccia d'oro". Hanno saputo unire e riunire, hanno saputo creare qualcosa di nuovo, stringendo l'occhio a qualcosa di classico, e lo hanno fatto senza assolutamente snaturarsi. Ci hanno fatto rivivere uno dei periodi migliori del nostro tempo, e lo hanno fatto rendendo il risultato odierno.
Andiamo fieri di questa band, che ha osato e ne coglie i meritati risultati: oggi come oggi, non è né facile né usuale ottenere quanto, per loro, è, ormai la normalità.
W Alle, Guido, Leo, Luca Setti e Luca Venturelli...
W i TRICK OR TREAT!