Domanda a bruciapelo! Conoscete qualche band che organizza Meet & Greet nei negozi di dischi e si presenta agli appuntamenti al gran completo? Una c’è: il suo nome è Perfect View. Dopo gli incontri svolti a Casteguelfo (BO) e Modena, il quintetto dei Perfect View è venuto a presentare il nuovo concept album “Bushido” al Planet Music di Reggio Emilia. Conoscendo la band da molto tempo e il bassista Frank Paulis da alcuni decenni, ho colto l’occasione, prima di recensire il disco, di partecipare e “carpire” qualche segreto. Arrivo in zona Planet Music alle 15,50 e trovo il gruppo intento a dissetarsi al bar vicino al locale. Dopo essermi presentato a chi non mi conosce mi siedo, ascolto, e pongo un paio di domande. Nonostante i componenti sono per tre quinti nuovi, si respira aria di entusiasmo. Nei 25 minuti di discussione vengono messe sul piatto parecchie idee; alcune delle quali veramente “succose”.Il tempo ci dirà se gli sforzi profusi daranno buoni frutti.
Sono le 16,15 e sotto un sole assassino, ci si trasferisce in blocco al Planet Music: negozio reggiano stipato all’inverosimile con dischi, CD’s e altro ancora. Alla band è riservato un angolino dove ci sono una sedia e un banco con poggiata sopra una scatola con una trentina di copie di “Bushido”. Il CD è uscito sia nella versione normale con 12 brani che nella versione giapponese con l’aggiunta di una bonus track e viene presentato con dovizia di particolari per ciò che riguarda produzione e tipo di chitarre usate. Fra una chiacchiera con gli avventori del negozio e una con i musicisti il mio tempo scorre veloce. Entrano persone che sono fan o amici dei Perfect View e altre che, ascoltando il CD attraverso le casse stereo, si convincono della bontà del lavoro e acquistano la loro copia; in entrambi i casi i cinque non si sottraggono a dediche sui CD e a foto ricordo. Le copie nella scatola, così, calano man mano di numero. Sono le 18,15 e il mio compito è stato assolto. Saluto il quintetto, Emanuele, il gestore del Planet, ed esco con il ricordo di un bel pomeriggio trascorso con gente alla mano e pronta a raccontarsi a chi è curioso, e anche un poco invadente come in questo caso lo è stato il sottoscritto.