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12 Feb

Built to Tour 2017 @ Live Club (29/01/2017)

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Ultima serata all'insegna del power teutonico per chiudere la settimana finale di gennaio. Al Live di Trezzo, dopo il passaggio dei Sabaton supportati dagli storici Accept, arrivano gli Hammerfall nel tour di promozione del nuovo Built To Last, supportati dall'ironia dei Gloryhammer e dal power neoclassicheggiante dei Lancer.

Sono proprio i giovani svedesi sotto contratto con la Nuclear Blast ad aprire le danze, con un power che si rifà principalmente ai grandi guitar heroes nordici. Lo show dei Lancer non è nulla di particolarmente originale, un po' come quello dei Victorious di venerdì, ma si lasciano ascoltare alla grande come qualunque gruppo tedesco/svedese. I pezzi sono tratti principalmente dal nuovo Mastery, discreto lavoro che si rifà appunto a gente come Malmsteen senza dimenticare di citare altri grandi esempi come gli Edguy. Uno show discreto che è servito principalmente a scaldare un po' gli animi in attesa dei piatti forti della serata.

Quando salgono sul palco i Gloryhammer un boato si alza dalla folla. L'ultima volta che vidi il progetto di Chris Bowes degli Alestorm fu proprio qui al Live, insieme agli Stratovarius: da quel concerto la scaletta non è variata molto, presentandoci i pezzi dall'ultimo Space 1992: Rise of the Chaos Wizard e qualcosa dal debut album. C'è da dire, però, che la band dal vivo ha sempre un tiro allucinante, così che il pubblico si ritrova a cantare a squarciagola Legend of the Astral Hammer, Angus McFife e l'immancabile dance di Universe on Fire. I Gloryhammer sono brutti come la fame, ma i loro concerti fanno sempre spanciare dal ridere: non mancano interazioni con il pubblico e l'intermezzo dove si spiega che il chitarrista è "il Re della California" (sa molto di Lucarelli). Insomma: un ottimo gruppo spalla in questa serata di puro power metal.

Setlist:

  1. Rise of the Chaos Wizards
  2. Legend of the Astral Hammer
  3. Hail to Crail
  4. Questlords of Inverness, Ride to the Galactic Fortress!
  5. The Hollywood Hootsman
  6. Angus McFife
  7. Universe on Fire
  8. The Unicorn Invasion of Dundee

Quando le luci del palco si abbassano per far entrare gli Hammerfall il pubblico è ovviamente caldissimo: la band irrompe sul palcoscenico con Hector's Hymn e già il mosh prende il sopravvento, con gente che fa crowd surfing e chi invece si lancia in un headbanging furioso. Dal canto mio, avendoli visti un paio d'anni fa più o meno sempre in questo periodo, mi godo il concerto nel pit. Ovviamente gran parte della setlist è dedicata ai brani dell'ultimo album Built to Last, mentre il restante ai grandi classici. A far da contorno a questo concerto il bellissimo palco allestito dai tecnici, che richiama la copertina dell'ultima fatica in studio, e le solite chitarre custom made di Oscar, che anche questa volta non perde l'occasione per fare il tamarro. Momenti salienti dell'esibizione sono sicuramente stati il medley dedicato a Glory to the Brave e la title track dello stesso, per non parlare degli encores con Hammer High (dall'ultimo album), Bushido e l'immancabile Hearts on Fire, diventato ormai il pezzo più famoso del combo.

Si può dire quello che si vuole sugli ultimi dischi della band, ma dal vivo gli Hammerfall restano assolutamente inattaccabili e meritano sicuramente di essere visti, così come gli scemissimi Gloryhammer. La fine della settimana concertistica di fine gennaio è sicuramente stata gradita anche a tutte le facce che ho rivisto nelle varie giornate, facendomi pensare che dopotutto il power ha ancora qualcosina da dire.

Setlist:

  1. Hector's Hymn
  2. Riders of the Storm
  3. Bring It!
  4. Blood Bound
  5. Any Means Necessary
    Renegade
    Dethrone and Defy
    Crimson Thunder
    Last Man Standing
    Let the Hammer Fall
    Built to Last
    Medley to the Brave
    The Dragon Lies Bleeding
    Glory to the Brave
    Origins
    Punish and Enslave

Encore:

  1. Hammer High
  2. Bushido
  3. Hearts on Fire
Ultima modifica il Martedì, 14 Febbraio 2017 22:19
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