Con un live report, vi abbiamo dato conto dell’evento storico che ha scandito la rinascita dell’hard & heavy barese, ossia del Monsters of Bari – vol.I celebratosi il 18 aprile di quest’anno, grazie alla vitalità delle prime leve metalliche del capoluogo pugliese che hanno riattizzato il sacro fuoco metallico in quella che fu la terra dei Japigi.
Vi abbiamo preannunciato che non sarebbe stato un mero episodio, bensì un vero e proprio concept concertistico itinerante in grado di mettere a ferro e fuoco una Bari da sempre sonnecchiante in campo musical-culturale.
Da allora si sono tenuti altri eventi di tutto rilievo, dalla serata Manowar-tribute al gig bordo mare in estate.
Ebbene, il giorno 5 ottobre è stata la volta del capitolo monster dedicato agli Dei Deep Purple.
Al Crossroad (assurto al rango di vero e proprio punto di riferimento dell’Olimpo metallico in quel di Bari e non solo) si sono magistralmente esibiti Fabio Cacace (versatilissimo vocals), il Master of Axes Alex Milella e un Carlo Ragno (guitars) che era una sorta di incrocio perverso tra Zakk Wilde e Daron Malakian, l’impeccabile Luigi Anastasia (basso), il giovane più che di belle speranze Leonardo Cavone (keyboards), Massimiliano Mortara (drums), un batterista che ha la prerogativa di menare come un fabbro ferraio pur apparendo il più rilassato del mondo, mancino come il mitico Ian Paice (con cui Carlo Ragno ha avuto l'onore di collaborare nel Maggio 2004 per la registrazione di un suo brano, e una jam session a sorpresa al Pellicano) cui si è ispirato anche nella strumentazione con una Ludwig dal look decisamente Seventies.
Particolarità della formazione a sei, ecco perché il monicker “Six Purple”, con due chitarre e tastiera: ispirati alle versioni studio, con le due chitarre che si alternano alla solista, o riproducono le parti che Blackmore effettuava con le sovraincisioni (tipici i soli con controcanti di Highway star, Burn, Soldier of fortune, MIstreated).
I convenuti (tra cui lo scrivente) hanno avuto modo di fregiarsi di farsi massacrare i padiglioni auricolari dalla seguente, esplosiva track list:
01. Hush 02. Strange kind of woman 03. Never before 04. Perfect Strangers 05. Black night 06. Child in time 07. Mistreated 08. Space Trucking 09. You fool no one 10. Lazy 11. Soldier of Fortune 12. Burn 13. Fireball 14. Might just take your life 15. Highway star 16. Stormbringer 17. Smoke on the water
Un’altra serata memorabile, un altro tassello di puro acciaio che è andato a infoltire ulteriormente il metallico diadema marchiato “Monsters of Bari”.
Alla prossima, metalbangers! Il Tempio barese dell’inferno sonoro riaprirà i roventi cancelli il 29 novembre ("Winter Metal Explosion"). Ci saremo, statene certi, e ve lo racconteremo!
Max “Thunder” Giangregorio
Monsters of Bari - Vol.1: il ritorno delle belve metalliche baresi
Sabato, 05 Maggio 2018 19:11 Pubblicato in Live ReportIl 28 aprile 2018 rimarrà una data storica per la scena metal barese.
Presso il Garage Sound di Bari, si sono dati convegno tutti i precursori dell'Heavy Metal negli anni '80 baresi. Molto più che una rimpatriata nostalgica tra vecchi fratelli!
L'evento ha evidenziato come il livello di energia e la fame di metallo siano rimasti inalterati in tutti coloro che vi hanno partecipato, sia salendo sul palco, che lavorandoci dietro le quinte o semplicemente assistendovi.
Bari, sia pure tra mille difficoltà, negli anni ’80 è stata la culla di bands come gli Shining Blade, i Grendel, gli Hellbound, i Metal Cross, gli Oracle, i Jeopardize, i Ravish, i Rakehell e i Wotan.
Bands supportate da pionieristiche trasmissioni radiofoniche dedite alla New Wave of British Heavy Metal condotte da esperti del settore quali Silvio Ricci (conduttore del programma “Hard Tales” e oggi autore del seminale libro “Hard Rock Emotions”) lo scrivente che, con lo pseudonimo di “Max Thunder” (che utilizza ancor oggi in sede di recensione) con Daniele Sindaco, “Danny Thrash”, conduceva “Headbang” e Nicola D’Amelio (memorabile il suo programma “Profession of Violence”).
L'animus del metallico consesso che ha mutuato il nome (ironicamente) dal famigerato Monsters of Rock è stato quello di (ri)vivere le pulsanti emozioni che solo il nostro beneamato metal sa regalare.
In un contest super-adrenalinico, si sono esibiti on stage i Metal Cross (Alex Milella - guitar, Alberto Montedoro - vocals, Francesco Patruno (Cruentus altra importante band barese che ha anche inciso) - bass, Giorgio Columbo - drums) gli Oracle (Carlo Ragno e Giancarlo Massari - guitars, Nicola Bavaro - vocals, Francesco Patruno - bass e Massimo Arnese - drums) e gli Hellbound, (Gennaro Verni - vocals, Enzo Bruno e Jimmy Troccoli - guitars, Gianni Lapadula - bass, Larry Patterson - drums) introdotti rispettivamente dal sottoscritto (che, dopo 30 anni esatti, ha fatto riecheggiare sinistra la sigla del programma "Headbang!") da Silvio Ricci ("Hard Rock Emotions") e da Nicola D'Amelio ("Profession of Violence")
Lo show è proseguito con una mega-jam session impreziosita dalla presenza di musicisti del calibro del già citato Jimmy Troccoli (axeman degli Shining Blade e dei più recenti Twilight Gates) il mitico Mitch Allen (anch'egli all'ascia) e il drummer Larry paterson (from U.S.A.) in cui - insieme a tutti i componenti delle succitate bands - i padiglioni auricolari dei supergasati spettatori sono stati massacrati da gemme di metallo estratte dalla miniera della NWOBHM e dalla migliore produzione anni '80 mondiale.
Sono stati anche commemorati tre compianti fratelli, che hanno animato la metal-scene barese dell'epoca, passati troppo presto a miglior vita, ossia Vito Milella, Stefano Radicchio e Andrea Clansman Rossi.
Un evento riuscitissimo, che ora si pensa a replicare (anche in altra formula) e che vuole essere anche una sorta di risveglio per la scena metal locale, attualmente pullulante di cover bands piene di "nuove leve" talentuose sia dal punto di vista tecnico che compositivo ma che stentano a proporre i propri brani inediti e, per questo, magari hanno bisogno di una spinta definitiva anche da parte dei veterani del metal barese, "vecchietti (???) terribili" su cui sanno di poter contare, dopo averli visti al Monsters of Bari - Vol.1!!! Keep on metal forever and ever!!!
Max "Thunder" Giangregorio