Aydan e Damna degli Elvenking parlano dell'ultimo capitolo della trilogia del "Reader of the runes"
Mercoledì, 23 Aprile 2025 21:49 Pubblicato in IntervisteAllaroundmetal.com ha incontrato Aydan e Damna degli Elvenking (per chi ancora non lo sapesse, rispettivamente chitarrista e cantante) a breve distanza dall’uscita di “Reader of the runes – Luna”, ultimo capitolo della trilogia. Eccovi cosa ci hanno raccontato.
AAM: Ciao e grazie di essere qui con noi di allaroundmetal.com ancora una volta. Partiamo subito con la vostra saga del “Reader of the runes”; se non erro questo è il capitolo finale, facciamo un resoconto della storia?
Damna: Sì, questo è l’album che chiude la trilogia. Qui tutto viene rivelato, svelando le connessioni che legano i protagonisti e l’oscuro percorso che ha condotto il “Reader of the Runes” nel suo cammino, come già anticipato nei precedenti due capitoli. Questo disco ha due anime principali: una prima parte, luminosa e serena, ci riporta all'infanzia dei personaggi, un'epoca spensierata antecedente al peso della maturità; la seconda è più tragica, triste e malinconica e ci porta all'istante critico, un'esplosione di sofferenza capace di cambiare tutto e di generare una malvagità profonda, destinata a lasciare un segno indelebile sul loro destino.
AAM: Perché “Luna” nel titolo?
Aydan: Avevamo diverse idee per il titolo del terzo capitolo, ma quando abbiamo cominciato a lavorare sulla title-track abbiamo pensato che fosse perfetto per l’album. Luna è nomignolo che viene dato alla protagonista Ethel, personaggio cardine della storia, per cui era perfetto per essere nel titolo del capitolo finale.
AAM: Chi ha disegnato lo splendido artwork e quale legame ha con la storia, se ce l’ha?
Damna: L’artwork di questo e dei due precedenti album è stato realizzato da Zsofia Dankova, artista straordinaria che ha saputo leggere nel profondo le indicazioni che le abbiamo fornito e ha così espresso la storia visivamente nel miglior modo possibile. Non avremmo potuto chiedere di meglio.
AAM: Ho trovato questo album un po’ più power del precedente; sei d’accordo con questo mio punto di vista e cosa ne pensi al riguardo?
Aydan: Sicuramente è un album estremamente veloce e carico di doppia cassa, anche se all’interno troviamo di contro gli episodi più lenti e per certi versi anche doom dell’intera trilogia, come “The Weeping” e “The Ghosting”. Non ci definiremmo un gruppo power perché non ne abbiamo le caratteristiche ma il power metal degli anni 90 è sempre stata una delle nostre principale influenze, e canzoni come “Stormcarrier” hanno sicuramente grosse influenze Helloween in quel senso.
AAM: Avete avuto come ospite su un pezzo Mathias ‘Vreth’ Lillmåns dei Finntroll, come siete entrati in contatto con lui e come mai avete scelto proprio lui fra tanti vocalist che usano il growling?
Damna: Su questa canzone volevamo una seconda voce che appunto cantasse con quella potenza. Mathias è un cantante che apprezziamo da sempre e il suo lavoro nei Finntroll (ma anche in altre realtà come …and Oceans o Dispyt) ci è sempre piaciuto. È stato facile coinvolgerlo e naturalmente è stato un grande piacere lavorare con lui.
AAM: E’ finito lo storico connubio con la AFM Records, con cui eravate legati sin dal primo album, e siete passati alla Reaper Entertainment; cosa ci puoi raccontare su questa scelta?
Aydan: Più che una scelta è stata una necessità perché di fatto AFM ha chiuso i battenti, diventando di fatto solo una back-catalogue label e non pubblicherà più alcun album nuovo. Dopo 24 anni di collaborazione con loro è stato sicuramente un momento in qualche modo scioccante per noi. Abbiamo parlato con molte labels e abbiamo visionato diverse proposte di contratti, ma era fondamentale per noi trovare una nuova casa con persone che condividessero la nostra stessa visione nella musica metal e nel business. Non eravamo intenzionati ad essere la “band x” di una grossa etichetta, per esempio. E quando abbiamo parlato con i ragazzi di Reaper è stato immediatamente chiaro che era esattamente ciò che cercavamo. Persone con grossissima esperienza nella scena visto che i fondatori sono ex Nuclear Blast e Atomic Fire, ma con una visione ben distante da quella del puro interesse economico.
AAM: Per promuovere l’album avete realizzato due videoclip, rispettivamente per “Luna” e per la splendida “Gone epoch” (che ritengo tra i pezzi migliori che abbiate mai scritto!), cosa ci raccontate al riguardo e come mai avete scelto proprio quei due brani?
Damna: Prima di questi due brani è uscito anche un lyric video della canzone “Throes of Atonement”. Diciamo che per questo disco abbiamo voluto controbilanciare un po’ quello che avevamo fatto per “Rapture” mettendo in evidenza la parte più melodica dell’album. A mio personale modo di vedere le cose, nella presentazione di un disco soprattutto sulla lunghezza di 4 o addirittura 5 singoli credo sia importante dare un’idea più completa di cosa ci si possa aspettare dell’album nel suo complesso e infatti in un primo momento sono stato molto titubante nella scelta soprattutto del primo brano. Ma abbiamo assecondato i consigli e alla fine siamo contenti di quanto la canzone sia piaciuta soprattutto ai nostri fans. Ma il disco nel suo complesso è ben più sfaccettato ed è importante che questo venga recepito. Sono un ascoltatore di metal sin da metà/fine anni ’80 e per me è molto difficile digerire alcune scelte: cose come la scelta di tutti questi singoli per accumulare ascolti sulle piattaforme digitali, la ricerca delle canzoni che possano in qualche modo sottostare alle regole degli algoritmi e all’inserimento nelle playlist. Sono tutte cose che aiutano a diffondere la propria musica, ne sono consapevole, ma credo che sopra tutto questo debba essere chiaro quanto una band valuti di più la propria arte e la serietà del proprio percorso musicale. Per me questa è la cosa più importante e lo sarà sempre; non posso pensare per esempio di dovermi sforzare di scrivere brani che catturino l’attenzione di chi non ha la capacità o la volontà di ascoltare più di 30 secondi prima di passare alla cosa successiva.
AAM: Avete in programma di realizzare un altro videoclip ed, in caso affermativo, ci puoi svelare già per quale canzone?
Aydan: Come avete visto è uscito un lyric video della canzone “The Ghosting”, giusto per celebrare la release dell’album
AAM: Da sempre siete un gruppo molto attivo in sede live ed anche questa volta avete già delle date confermate. Ci sarà un vero e proprio tour? E puoi svelarci già quale brano del vostro vecchio repertorio finirà nella scaletta dei vostri concerti?
Damna: Credo che a partire dall’autunno qualcosa verrà sicuramente organizzato, per il momento ci concentreremo sui festival primaverili ed estivi. Avremo qualche data da headliner e abbiamo per forza di cose espanso la nostra scaletta facendo entrare anche qualche brano che non suoniamo da un po’. Nessuno spoiler dai, aspettiamo almeno la prima data
AAM: Ho assistito a parecchi vostri concerti nel corso degli anni, ma la magia è sempre intatta; come riuscite ad essere sempre così “speciali” nei vostri live?
Aydan: Non saprei come risponderti esattamente, perché quello che facciamo è cercare di portare sul palco la nostra musica, e cercare di energizzarla con il nostro modo di suonare live e stare sul palco. Ovviamente se l’impressione esterna è quella di riuscire a riprodurre la magia degli album anche dal vivo, per noi non può che essere un enorme complimento. La dimensione live e quella in studio per noi sono diverse, perché dal vivo cerchiamo di concentrarci sul trasportare l’energia dei pezzi alla gente, mentre su album cerchiamo di sottolineare le atmosfere anche più eteree e romantiche. La scelta della setlist live di solito si basa su queste idee.
AAM: Nel corso degli anni ci sono stati vari musicisti che sono entrati ed usciti dalla band, siete ancora in contatto con qualcuno di loro ed avete mai pensato ad un concerto “reunion”, suonando magari brani dei primi album?
Damna: Con alcuni di loro siamo ancora in contatto sì e, nel corso degli anni, li abbiamo ospitati sul palco per delle apparizioni speciali. Potrebbe succedere nuovamente, certo.
AAM: Tanti gruppi, anche alle prime armi, sfornano live album in continuazione; voi ne avete fatto uno solo 10 anni fa. Non pensate sia arrivato il momento di un altro?
Aydan: Non credo che oggigiorno abbia molto senso pubblicar un live album per una band come la nostra. Non vale la pena in termini di costi e ricavi. I live album erano una grandissima cosa negli anni ’70 e ’80 quando non esistevano testimonianze facili da reperire per chi non aveva la possibilità di vedere dal vivo quella particolare band o particolare tour. Ma oggi giorno in un’epoca di Youtube dove puoi trovare le performance dappertutto non ha senso, a meno che tu non sia Iron Maiden o Helloween. E ‘più sensato magari utilizzare il materiale come bonus da inserire in qualche pubblicazione o da offrire gratuitamente sui propri canali.
AAM: Siete ormai diventati una sorta di punto di riferimento nel folk metal; come ti sentiresti se durante qualche intervista qualche giovane dicesse apertamente che “si ispira agli Elvenking”?
Damna: è già successo ed è una cosa che mi stupisce sempre. Venire a conoscenza del fatto che ci siano metal fans e anche musicisti che si dicono ispirati alla nostra musica fa un grande effetto. Sembra che il nostro album di debutto “Heathenreel” sia stato molto influente in questo senso e dopo vent’anni ci sono tantissime persone che hanno confermato questa cosa. È pazzesco pensare che il lavoro fatto da dei ragazzi che non pensavano altro che realizzare il proprio sogno di scrivere delle canzoni, di registrarle e poi pubblicarle sia diventato così degno di nota. Riconosco che quel disco per i tempi in cui è uscito, è stato particolare, fresco e sfaccettato e se in un primo momento c’è stata una fetta di pubblico (anzi, soprattutto di critica) che non l’ha compreso, fortunatamente c’è stata un’altra grande parte che ha capito il valore di quelle canzoni, che per quanto immature, celavano una passione infinita e una straordinaria (nel senso letterale del termine) capacità di tradurre le idee in musica.
AAM: Credo di essermi dilungato anche troppo abusando della vostra pazienza. Concludo, come consuetudine, ringraziandovi per la disponibilità e lasciandovi uno spazio conclusivo a vostra disposizione per un messaggio ai fans degli Elvenking ed ai lettori di allaroundmetal.com.
Aydan: Abbiamo ancora la speranza che oggigiorno esista ancora un pubblico metal che abbia la voglia di dedicarsi alla musica come eravamo soliti fare noi negli anni ’90, ascoltando un album dall’inizio alla fine, cercando di comprendere ogni singolo testo e le atmosfere delle canzoni legati a questi. Fare una trilogia concept di questi tempi è praticamente un suicidio visto che le nuove generazioni sono abituate agli ascolti streaming, in cui l’attenzione media è a livelli bassissimi. Per cui ci piace pensare che ci sia ancora un pubblico metal là fuori che possa dedicare a un lavoro come Reader of the Runes l’ascolto che necessita, in una scena dove ormai pare più importante come ti vesti sul palco o che personaggio interpreti.
Comunicato stampa:
BURNS THE CLUB VOL 2
Sabato 10 MAGGIO secondo capitolo del #FirenzeMetal Festival #BurnTheClubs Edition!
Dopo il Sold-Out all’ex-Cycle Club, è tempo di riscoprire insieme lo storico Sonar - SNR per un nuovo volume a tinte #deathmetal e #blackmetal
Sul palco, 6 devastanti #metalbands
⛧HIDEOUS DIVINITY
⛧HIEROPHANT
⛧CYCLE VI
⛧DEVIATION
⛧RAWNESS OBSOLETE
⛧ASTRAL PARALYSIS
BIGLIETTI
TicketOne
https://www.ticketone.it/.../sonar-2025-sonar-casa-della...
Attenzione: posti limitati!
PREZZI
Biglietti Online: 16,00 € + d.p.
Biglietti Cassa: 20,00 €
ORARI
Apertura Cancelli Ore 19:30
Inizio Concerti Ore 20:00
LOCATION
Sonar (SNR) - Associazione Mosaico
Località Molinuzzo 3, Colle di Val d’Elsa (SI)
PARTNERS
Metal Hammer, EMP, Facciamo Valere il Metallo Italiano, Il canto libero, Emporio Rock, The Music Lounge, Metal Skunk, Rock Nation, The Abyss, Wanikiya, Metal Detector, Infinity Heavy, K2Music, Death Over Rome, Belzeboobs, Alt Vibes, Iron Music Store, Unholy, Valdelsa.net, Associazione Mosaico.
La notte toscana, non smette di bruciare.
Get ready to Burn The Clubs
#rinascimentoviolento #festivalmetal #snr
Link Evento: FIRENZE METAL ft. SNR ⛧ Hideous Divinity + Hierophant + Guests | Facebook
Absolva scatenano il loro attesissimo album ispirato a Tombstone, Justice
Data di uscita dell'album: 16 maggio 2025
L'attesa è quasi finita! Gli Absolva, la potente band hard rock e melodic metal di Manchester, Regno Unito, sono entusiasti di annunciare l'uscita del loro nuovo album in studio, Justice. In arrivo il 16 maggio 2025, questo album si preannuncia come un'aggiunta monumentale alla discografia della band, mettendo in mostra il loro inconfondibile mix di chitarre armonizzate epiche, ritornelli indimenticabili e testi/voci appassionati.
Justice vanta un'impressionante schiera di vocalist ospiti, tra cui Ronnie Romero (celebre per il suo incredibile lavoro con Rainbow, Michael Schenker e molti altri), il leggendario Blaze Bayley (frontman degli Iron Maiden dal 1994 al 1999), l'eccezionale Stu Block (ex-Iced Earth) e il formidabile David Marcelis (Lord Volture, Thorium). Il potente sound dell'album viene così esaltato dalla dinamica unica di questi talentuosi ospiti.
L'album trae ispirazione dal film di culto Tombstone, con il suo crudo tema western. Persino i pacchetti preordine della band sono stati creati in omaggio ai personaggi del film, mentre i brani accompagnano l'ascoltatore in un viaggio più profondo e coinvolgente, attraverso temi di resilienza, identità, verità e speranza.
Justice è stato registrato presso i Rocksector Records HQ, prodotto dal frontman Christopher Appleton e masterizzato da Ade Emsley, garantendo un sound raffinato ma fedele allo stile amato dai fan. Il primo singolo e videoclip, l'ipnotico Find My Identity con Ronnie Romero, ha già generato grande entusiasmo, offrendo un'anteprima di ciò che verrà, mentre il singolo più recente e title track sprigiona un'atmosfera epica con un finale colossale in stile operistico.
Da sempre impegnati intensamente sulla scena live, nel primo periodo del 2025 gli Absolva hanno già completato 4 date in Italia (special guest di Blaze Bayley), 12 concerti nel Regno Unito e in Europa (special guest di Ronnie Romero) e 4 date aggiuntive nel Regno Unito (special guest di Phil Campbell and the Bastard Sons).
Temperance: Marco Pastorino illustra il nuovo live album
Sabato, 19 Aprile 2025 19:18 Pubblicato in IntervisteSiamo con Marco Pastorino, chitarrista e leader dei Temperance, per una chiacchierata a breve tempo dall'uscita del loro secondo live album “From Hermitage to Europe”
AAM: Ciao Marco e grazie di essere qui con noi di allaroundmetal.com, con i Temperance siamo arrivati al secondo live album; da “Maschere: a night at the theater” non è passato tanto tempo, ma voi siete cambiati tanto. Cosa ricordi quel periodo che ha segnato la nascita dei Temperance dalle ceneri dei Bejelit assieme ai fratelli Capone ed alla Tricarico?
MP: Ciao ragazzi. Sono passati ben 8 anni, ed oltre ai cambiamenti nella band, anche il mondo è cambiato con un sacco di avvenimenti che non avremmo potuto immaginare nel 2017. Ad ogni modo ho un bellissimo ricordo dei primi anni targati Temperance; eravamo sicuramente più spensierati ma allo stesso tempo eravamo già molto focalizzati sulla musica. Come dico sempre, tra i tanti ricordi bellissimi, mi vengono in mente le notti insonni insieme a Giulio Capone, a scrivere, arrangiare, registrare nuove canzoni. Ogni volta che c'incontriamo è la prima cosa che salta fuori.
AAM: Cosa è cambiato, a parte la formazione, da quando avete intrapreso questo nuovo percorso nel 2018 con “Of Jupiter and Moons”?
MP: Quello è il disco che, nel nostro piccolo naturalmente, ha dato una svolta alla volta. Ha fatto in modo che la band andasse in tour quasi perennemente ed ancora oggi è l'album che avvicina moltissime persone, vista la viralità dei due singoli, non solo su Youtube ma altrettanto, se non di più, su Spotify ed Apple Music.
AAM: Ultimamente è anche entrata la nuova cantante Kristin Starkey, è stato difficile adattare il vecchio repertorio, viste le differenze tra la sua voce e quelle di chi l’ha preceduta?
MP: Kristin si è adattata fin da subito alla band, sia alle nuove che alle vecchie canzoni. Ci serviva prima di tutto trovare una persona d'oro, che per noi è sempre la parte principale. Siamo stati molto fortunati ed oltre ad una splendida persona, che ormai fa totalmente parte della nostra famiglia e a cui tutti noi siamo legati con una profonda amicizia, una cantante straordinaria, che riesce ad amalgamare le parti più sinfoniche ed operistiche, a quelle più metal.
AAM: State insegnando a Kristin l’italiano, visto che lo usate spesso nei vostri testi?
MP: Kristin ha cantato per anni tantissime arie italiane nelle Opere, e capisce molto più di quanto non vuole ammettere :-) ma naturalmente il dialogo nel gruppo è quasi totalmente in inglese.
AAM: A proposito di predecessori, come mai avete deciso di non inserire nella tracklist nessun pezzo proveniente dai primi tre albums? Sarei proprio curioso di ascoltare qualcosa del vecchio repertorio riadattato per le tre voci che avete adesso, ci avevi mai pensato?
MP: Come puoi immaginare all'interno di un live album registrato in un tour come special guest, non è possibile inserire 15-20 canzoni. Naturalmente nel tour del 2024, avevamo (ed abbiamo tutt'ora) l'abitudine di cambiare setlist molto spesso, soprattutto per le persone che vengono a vederci più di una volta. Attualmente stiamo suonando brani da tutti i nostri album.
AAM: Naturalmente la tracklist del live è sbilanciata verso l’ultimo album per ovvi motivi; eppure si sente la mancanza di un pezzo storico come “My demons can’t sleep”… come avete deciso la scaletta?
MP: E' un brano sempre molto richiesto e proprio per questo motivo, spesso è inserito verso il finale o negli encore.
AAM: Le registrazioni dei vari pezzi sono state prese durante il tour, ci puoi rivelare in quali date e location?
MP: Il 90% del concerto è stato registrato a Budapest, sempre una delle date più belle e più calorose degli ultimi tour fatti. Credo ci siano unicamente un paio di brani registrati a Monaco, semplicemente perchè non li avevamo eseguiti in Ungheria.
AAM: Una curiosità: quando parlate di “Hermitage”, vi riferite al museo di San Pietroburgo oppure ad altro?
MP: No, è una città completamente immaginaria, ma in molti c'hanno chiesto se era riferito allo storico museo russo.
AAM: E’ per caso prevista anche una versione video dell’intero “From Hermitage to Europe”, oppure vi limiterete a pubblicare qualche video di singoli brani ogni tanto?
MP: Abbiamo unicamente rilasciato alcuni video live, montati tra diverse location, ma non avendo filmato per intero alcun concerto, ed aggiungerei vista la crisi del settore video come dvd/bluray, non rilasceremo un prodotto di questo tipo.
AAM: Cosa ci dobbiamo attendere ora dai Temperance? State già lavorando ad un nuovo studio album?
MP: Annunceremo a breve un'altra serie di date e poi ci daremo appuntamento presto per iniziare a lavorare a qualcosa di nuovo. Abbiamo molte idee per il futuro e non vediamo l'ora di poterle annunciare.
AAM: Praticamente tutti voi, a parte il nuovo batterista, siete coinvolti in vari altri progetti e gruppi. Quale, tra i tanti che ti vedono coinvolto in prima persona, sarà il prossimo disco sul mercato?
MP: A dire la verità Marco Sacchetto suona insieme a Luca in una band molto interessante chiamata Coevo, ed oltre a loro è spesso impegnato in registrazioni o altro. Devo dirti che si prospetta un bell’anno per me, in quanto uscirà il nuovo album Fallen Sanctuary, su cui abbiamo lavorato nell'ultimo anno. Inoltre ci saranno alcuni album che mi vedranno come guest alla voce come il nuovo Flames Of Heaven. E tra le varie produzioni che mi vedono coinvolto come songwriter o co-produttore, credo che in autunno uscirà il secondo album targato SheWolf per Frontiers, che ho scritto insieme a Michele.
AAM: Siamo arrivati alla conclusione, ti ringrazio per la tua disponibilità e, come sempre, chiudiamo l’intervista lasciandoti uno spazio a tua completa disposizione per aggiungere un tuo messaggio ai fans dei Temperance ed ai lettori di allaroundmetal.com
MP: Grazie mille per lo spazio e per il tempo dedicato. Speriamo di vederci presto in giro e viva la musica!
(Foto Credit: Artur Tarczewski)