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Ninni Cangiano

Ninni Cangiano

Keep the faith alive!!

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Abbiamo incontrato Marco Garau, pochi giorni dopo l'uscita di "Battle of ice", il secondo capitolo del suo progetto Magic Opera; eccovi cosa ci ha raccontato.

AAM: Ciao Marco e grazie per essere qui con noi di allaroundmetal.com ancora una volta. E’ da poco uscito il secondo capitolo della tua Magic Opera; ci parli un po’ del concept che c’è dietro a “Battle of ice”?

MG: Ciao Ninni, e ben ritrovato! In questo secondo capitolo della saga di Amtork il Pentacolo d’oro passa in secondo piano, ma la faida tra i 2 maghi Lord Kama e Sir. Dohron prosegue, sfociando in una battaglia finale dove un grosso drago bianco sputa-ghiaccio la farà da padrone! Ovviamente vi invito a leggere la storia completa sul nostro sito ufficiale www.magicopera.it

 

AAM: Quale legame ha l’artwork con il concept dell’album e come sei entrato in contatto con Ivan Zanchetta?

MG: Allora, ho scoperto il bravissimo Ivan Zanchetta per caso navigando sul web. Lui è specializzato in copertine di libri e il suo stile ha catturato subito il mio occhio data la quantità esagerata di bellissime copertine di libri fantasy presenti nel suo portfolio. Anche se da diverso tempo non faceva un artwork per CD devo dire che si è reso subito disponibile a fare un’eccezione. Ha voluto conoscere la storia dietro al concept in ogni dettaglio per poi sviluppare uno sketch e in seguito questa bellissima copertina, che è di gran lunga la migliore che mi abbiano mai fatto.

 

AAM: Ci sono stati dei cambi tra i musicisti che hanno suonato con te questo disco. Ci parli dei nuovi innesti e di come li hai contattati?

MG: Certo! Enrico è tornato al suo strumento naturale prendendo il posto di Matt perché siccome volevo dare un po’ più d’importanza alla chitarra rispetto al primo album, avevo bisogno di ritmiche un po’ più rocciose, e comunque Matt era troppo impegnato nei suoi progetti per registrare anche il mio disco. Luca lo conoscevo da tempo sia per il suo lavoro da solista che per altre cose sue che avevo sentito negli anni passati, e sapevo che con lui sarei andato sul sicuro, mentre Ollie lo conoscevo perché quando siamo andati a suonare in Giappone con i Derdian nel 2019 ha sostituito il nostro bassista (che non era potuto venire) in maniera impeccabile.

 

AAM: Anton Darusso si è confermato un grande vocalist ancora una volta; si è anche occupato delle parti in growling…. Cosa ne pensi della sua prestazione e come mai hai scelto di inserire queste parti, un po’ avulse dal contesto melodico che caratterizza l’album?

MG: Anton, oltre ad essere un bravo cantante, è soprattutto un grande musicista e un compositore coi fiocchi, qualità che hanno ben pochi cantanti a mio parere. Inoltre è la persona più umile che abbia mai conosciuto in questo ambiente, dove molti si credono di essere rockstar arrivate ma non lo sono. E quindi l’intesa che si è creata tra me e lui è perfetta, e credo che sul disco questo si senta. Per quanto riguarda le parti in growl, come ti avevo detto per il primo album, se c’è una parte dove Darusso sta interpretando il cattivo della situazione, minacciando di morte tutti, sarebbe totalmente fuori contesto usare una voce pulita, e quindi anche se non sono un grande fan del death metal mi è sembrato più coerente utilizzare delle brevi parti di growl, approfittando del fatto che Darusso tra l’altro sa usare questa tecnica molto bene.

 

AAM: Hai in mente di realizzare dei video per promuovere l’album ed, in caso affermativo, cosa puoi svelarci?

MG: Avevamo pensato di fare un videoclip, ma un po’ per una questione di budget limitato e un po’ perché essendo tutti abbastanza lontani risulterebbe difficile, non credo che ne faremo uno sinceramente.

 

AAM: Penso che una produzione perfetta sia imprescindibile per un genere musicale come il tuo, ed anche questa volta non c’è nulla da eccepire su quella dei Magic Opera. Cosa ci racconti al riguardo? Avete seguito la stessa strada del precedente album o ci sono state variazioni?

MG: Per questo secondo album il mix di tutta la sezione ritmica, chitarre e voci è stato seguito da Roland Grapow, mentre io mi sono occupato di mixare l’orchestra. Anche del master me ne sono voluto occupare io personalmente, perché dato che è soprattutto una questione di gusti, se ti affidi ad uno studio rischi di non essere mai completamente soddisfatto del risultato finale. Ovviamente è tanti anni che faccio esperimenti di mix e master digitale perché ho sempre voluto capire come ottenere un prodotto poco compresso, ma che abbia comunque un suono brillante, e quindi adesso che ho affinato un po’ le tecniche penso di essere in grado di cavarmela da solo. Fortunatamente è andata bene, e in tutte le recensioni che ho letto proprio la produzione è stata uno dei punti di forza.

 

AAM: Quali sono stati i primi responsi della stampa su “Battle of ice”?

MG: Sono stati tutti molto positivi devo dire. Rispetto al primo album sono stato molto più attento durante il processo di registrazione, e credo che la differenza si sia sentita. A livello di composizione invece, sia secondo me che secondo la critica, i due lavori non si discostano più di tanto. Purtroppo rispetto a due anni fa ho trovato una situazione molto peggiorata per quanto riguarda la disponibilità a recensire l’album da parte delle poche webzine del settore rimaste (ne ho trovate una marea chiuse o non aggiornate, soprattutto all’estero), e anche un disinteresse generale molto più accentuato tra la gente, forse figlio del momento di grande crisi che c’è un po’ in tutto il mondo.

 

AAM: Per il precedente disco, se non erro, c’è stata un’edizione giapponese con una bonus track specifica; questa volta come andrà?

MG: Purtroppo in Giappone è in corso una forte crisi che sta colpendo il mercato discografico, quindi le labels non stanno acquistando licenze di realtà piccole come la mia. Peccato perché il primo album tra l’altro era andato molto bene in Giappone.

 

AAM: Argomento live. Riusciremo mai a vedere i Magic Opera on stage?

MG: Magic Opera è principalmente un progetto da studio, ma non ho mai escluso che un giorno si possa organizzare qualcosa. Tra l’altro essendo sempre stato formato da musicisti un po’ sparsi per il mondo, non è sicuramente possibile mettersi a girare nei localini per acquisire visibilità, quindi bisognerà aspettare di aver raggiunto un certo livello di fama (se mai succederà :D) e poi magari intrufolarsi in qualche festival o di spalla a qualche band più rinomata.

 

AAM: Ultimamente c’è un certo proliferare di progetti come il tuo in campo symphonic power, in alcuni casi molto validi, in altri un po’ meno; come vedi questo fenomeno?

MG: Sinceramente non ascolto molto questo genere anche se lo suono, perché altrimenti rischio di stufarmi definitivamente. Per quel poco che ho sentito però percepisco spesso una certa carenza di idee in sede di songwriting, con melodie sempre un po’ troppo scontate per i miei gusti. Poi sicuramente ci sono molti gruppi con ottimi musicisti, ma a volte la tecnica non basta.

 

AAM: Ho sentito dire che anche con i Derdian è in arrivo qualche novità… ci puoi svelare qualcosa al riguardo oppure ho ricevuto una soffiata falsa?

MG: Come avrai sentito ho deciso di non far più parte dei Derdian, quindi a questa domanda preferirei non rispondere :D Non ho assolutamente nessun rimpianto sia per la scelta effettuata, sia per quello che ho lasciato lì dentro e che resterà per sempre un ricordo indelebile, ma adesso ho bisogno di non sentir parlare più di Derdian per un po’ e concentrarmi su altre cose perché la vita va avanti.

 

AAM: Sei sulla scena metal italiana da diversi anni ormai, se un giovane che si appresta a dare forma ai suoi sogni dovesse chiederti qualche consiglio, cosa ti sentiresti di dirgli?

MG: Gli direi: Fai musica se hai una vera passione, altrimenti se hai solo il desiderio di metterti in mostra lascia perdere. Di gente così ce n’è già troppa.

 

AAM: Dimmi il titolo di 3 dischi che sono stati fondamentali per te.

MG: Ce ne sarebbero molti e anche fuori dal genere, ma ti darò 3 titoli che sono stati di forte ispirazione per l’inizio della mia carriera in campo power: Helloween – The Keeper of the Seven Keys Pt. 2, Rhapsody – Symphony of Enchanted Lands, Angra – Angels Cry

 

AAM: Concludo come sempre ringraziandoti per la disponibilità e lasciandoti uno spazio a disposizione per un tuo messaggio finale ai fans dei Magic Opera ed ai lettori di allaroundmetal.com

MG: Grazie a te Ninni come sempre per lo spazio concessomi. Ai fans dei Magic Opera e a tutti gli ascoltatori in generale dico: cercate di sostenere la musica perché il momento non è facile, anzi… Progetti di nicchia come questo rischiano purtroppo di scomparire da un momento all’altro perché molto impegnativi e molto costosi da mantenere. Un abbraccio a tutti!

 

Tessilgar: il video del singolo "By Your Side"

Domenica, 05 Febbraio 2023 17:25 Pubblicato in News

Riceviamo e pubblichiamo:

La band dei Tessilgar ha pubblicato il singolo “By Your Side” accompagnato da un video.

Tessilgar nasce nel 2008 come giovane band di amici con la voglia di divertirsi e coverizzare il meglio del'hard rock/heavy metal anni '80. Dopo alcuni cambi di formazione e una fisiologica crescita stilistica e tecnica, Tessilgar decide di cimentarsi in brani inediti, attingendo dal differente background dei suoi componenti e il risultato è assolutamente positivo e inaspettato.

La band si ispira a Black Sabbath, Ozzy Osbourne, Soundgarden e Avenged Sevenfold.

Il brano "By Your Side" nasce coralmente a livello musicale dalle primissime prove successive al lockdown del 2020; il testo è stato scritto dal cantante Stefano.

Come gran parte dei testi di Tessilgar, l'ispirazione e la tematica di "By Your Side" parte delle contraddizioni della quotidianità, dal concetto di perverso, dai demoni che ognuno di noi ha nel profondo della propria anima e della propria psiche: una ragazza si sveglia nel cuore della notte e troverà conforto in qualcosa che sta dall'altra parte.

La musica particolarmente oscura e il testo travagliato comunicano all'ascoltatore un senso di potente straniamento, in linea con il messaggio del brano; i colori scuri e tendenti al viola nel videoclip richiamano, nella semplicità del set che ricrea la location di un live, l’oscurità e l’atmosfera cupa del brano

Registrato, mixed and mastered presso RecLab Studios di Larsen Premoli (Buccinasco - MI).

Video diretto e registrato da Hélio Gomes; edited da Nicole Fodritto; location “Athena” Ponte Dell’Olio (PC).

Link video: https://youtu.be/KvPH5nCKnFk

Prossimo live 13.05.23 Km298 Lodi.

Schizo: in uscita "Live from Collapse" su cd

Sabato, 04 Febbraio 2023 19:54 Pubblicato in News

Comunicato stampa:

Verrà rilasciato lunedì 6 febbraio 2023 per BLACK TEARS il live album degli SCHIZO dal titolo “Live from Collapse” in formato CD. Uscito precedentemente in vinile, l’etichetta BLACK TEARS in collaborazione con APOCALYPSE EXTREME AGENCY e con la band stessa, lo ha realizzato in esclusiva in formato digifile CD.

Il live è stato registrato al Traffic Club di Roma a febbraio 2020, in occasione del trentennale dello storico album “Main Frame Collapse”.

La line-up degli SCHIZO impegnata in quella data vede S.B Reder e Francesco Bauso alle chitarre, Niko Accurso alla voce, Dario Casabona alla batteria e Giuseppe Bonfiglio al basso.

“Live from Collapse” è disponibile presso il Bandcamp ufficiale di BLACK TEARS e nei canali di vendita online quali amazon, discogs, ebay.

Kaivs: è uscito il singolo "Horrend"

Sabato, 04 Febbraio 2023 19:35 Pubblicato in News

Riceviamo e pubblichiamo:

Horrend è il nuovo singolo dei deathster italiani Kaivs, e comprende tre canzoni, con artwork di Juanjo Castellano (The Black Dahlia Murder, Avulsed, Revel In Flesh):
1. Horrend 
2. Krushing All Altars 
3. Sepulchrist 

Disponibile qui il video della titletrack KAIVS horrend - YouTube

Horrend Release Party con Chronic Hate ed ospiti:
24 Febbraio - Piedimonte San Germano (Italy)
26 Febbraio - Aprilia (Italy)

Facebook Event Chronic Hate + Brand New Punch + Kaivs - Live at Metropolis | Facebook

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