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Il vagabondo notturno della festa del nord! Il vagabondo notturno della festa del nord! Hot

Il vagabondo notturno della festa del nord!

recensioni

titolo
"Midnight Wanderer"
etichetta
My Graveyard Productions
Anno

Tracklist:
1 - Immortals - 5:28
2 - The Cry of the Witch - 5:05
3 - Stellar Gardener - 5:52
4 - Midnight Wanderer - 8:28
5 - Ghost of Dublin - 4:37
6 - To the Brothers of the Sun - 6:04
7 - Sons of the Fallen - 5:12
8 - Stories from an Astral Journey - 12:12

 

Formazione:
Stefano "Divine" Balma - voce
Marky "Damage" Shores - chitarra
Alexx "Cursed" Panza - chitarra
Sofia "Damage" Shores - basso
Marcello "Cell" Loecani - batteria
 

 

opinioni autore

 
Il vagabondo notturno della festa del nord! 2013-05-12 13:22:40 Rha Stranges
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Rha Stranges    12 Mag, 2013
Ultimo aggiornamento: 12 Mag, 2013
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

I nostrani Walpurgis Night prendono il loro nome da un’antica festa che si svolge tra il 30 aprile ed il primo maggio in alcuni paesi del nord Europa ed Europa Centrale.
Purtroppo non ho molte notizie sulla band, anzi direi nessuna, tranne qualcuna trovata qui e là su internet, ma va bene così in questo modo mi posso focalizzare esclusivamente su quello che le mie orecchie stanno ed hanno ascoltato dal lettore CD….
La produzione del disco è buona con bei suoni e una buona dinamica degna di un disco del 2012, sebbene ci siano un paio di fade-out un po’ troppo frettolosi….ma non stiamo certo qui a discutere di questo, però sono i piccoli particolari e la cura dei dettagli che spesso fanno la differenza, tenetelo bene in mente.
La musica è varia con influenze multiformi, dalle cavalcate prettamente Maideniane a riff prog-metal con vari cambi di metrica all’interno di una stessa canzone. La composizione generale dei brani è sufficiente, ma talvolta ho l’impressione che non sia ancora abbastanza per un salto di qualità. Ci sono momenti in cui la stesura dei brani sembra forzata, quasi a voler andare in una specifica direzione, ma senza che sia la musica a chiederlo. In generale, ripeto è sufficiente ma non al top specialmente in alcuni passaggi armonici, dove talvolta soluzioni più semplici e “scontate” avrebbero sortito miglior risultato. Ciò non toglie che una produzione come questa è certamente da elogiare poiché la quantità di lavoro che ha richiesto è ammirevole, infatti nella composizione i dettagli ci sono e sono molti.
La batteria è ben suonata con il giusto carico di energia per quello che la musica richiede e ben attenta nella stesura delle proprie parti musicali. Basso e chitarre fanno il loro dovere, ma chitarristi miei a voi tocca la croce armonica su citata, premettendo che non sono al corrente di chi ha composto i brani e quale sia il vostro metodo compositivo, a voi attribuisco il fardello pesante di queste piccole incongruenze armoniche…. poi magari i brani li ha scritti il cantante o il batterista o è un lavoro collettivo, ma questo non mi è dato sapere.
La voce….eh, la voce….questo si che è un buon punto…..Il nostro “vagabondo notturno” ha certamente una bella dote nelle sue corde, nel modo in cui controlla il suo strumento (non scordiamo che anche la voce è uno strumento), ha un’ ottima estensione e lo dimostra in tutto il percorso che fa durante la “notte”, ma anche qui ho avuto l’impressione che talvolta lo abbia dimostrato con forzatura e non per una specifica richiesta da parte della musica. Mentre meno di qualità sono la maggior parte delle linee vocali, infatti in essa trovo il vero punto debole di questo “percorso nottambulo”. Le linee vocali in questione sono deboli, troppo spesso intricate senza la necessità di doverlo essere e viceversa poco ricercate quando ce ne sarebbe stata l’occasione. Io sulle voci sono sempre molto critico, d'altronde una bella linea vocale (che non significa scontata, ma bella) fa la differenza di una canzone.
Concludendo posso dire che è un buon disco, ma non qualcosa che mi ha fatto saltare sulla sedia. Ben costruito ma non al top, insomma una buona via di mezzo. Non so nemmeno l’età media dei componenti quindi non posso e non voglio esprimermi più di tanto da questo punto di vista perché comunque l’esperienza ha un peso nella carriera di un musicista e ancora di più in quella di una band.

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