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Shadows of Steel, i maestri sono tornati Shadows of Steel, i maestri sono tornati Hot

Shadows of Steel, i maestri sono tornati

recensioni

titolo
"Twilight II"
etichetta
Metallic Blue Records
Anno

TRACKLIST:
1. Call of shadows =VIDEO UFFICIALE=
2. Broken mirror
3. Shine
4. Power of dreams =LYRIC VIDEO=
5. Crystal
6. Search for the truth
7. Symphony
8. Angel Witch (Angel Witch cover) =TRACK VIDEO=
9. The beauty and the beast (Stormwitch cover) =TRACK VIDEO=
10. Dark nights (Heavy Load cover)
11. Shadow thief (Jag Panzer cover)
12. Heavy demons (Death SS cover)

LINE UP:
Wild Steel – Voce
Andrew Spane – Chitarre
Ice – Chitarre
Andrew Mc Pauls – Tastiere
Fabio Zunino – Basso
Mattia Peruzzi - Batteria

Ospiti:
Roberto Tiranti (Labyrinth) – Cori
Roby Bruccoleri (ex-Projecto) – Voce su “Symphony”
Federica "Sister" De Boni (White Skull) – Voce su “The beauty and the beast”
André La Fisìc – Chitarra su “The beauty and the beast”
P.J. Abba (ex-Projecto) – Tastiere su “Symphony”
Francesco Molinelli (Geminy) – Basso
Arkadiusz E. Ruth (Pathfinder) – Basso
Steve Balocco (Bad Bones) – Basso su “The beauty and the beast”
Ross Lukather (Death SS, Screamin' Demons) – Batteria
Carlos Cantatore (The Chronomaster Project, ex-Skylark) – Batteria su “Symphony”

opinioni autore

 
Shadows of Steel, i maestri sono tornati 2024-04-27 08:20:32 Ninni Cangiano
voto 
 
4.0
Opinione inserita da Ninni Cangiano    27 Aprile, 2024
Ultimo aggiornamento: 27 Aprile, 2024
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Recensire un disco degli Shadows of Steel è per me, nonostante la mia veneranda età, alquanto emozionante; è un po’ come ritrovare un vecchio amico che non vedi da tanto tempo e, nel profondo di te stesso, sai che lui sarà ancora in grado di toccare le corde più profonde dell’animo, come ha sempre saputo fare. Il primo disco che ascoltai della band di Wild Steel ed Andrea De Paoli (qui con pseudonimo di Andrew Mc Pauls) fu quel meraviglioso debut album omonimo nel lontano 1997 (avevo 25 anni e da poco ero emigrato in Veneto) che accompagnava spesso e volentieri i miei viaggi alla ricerca di me stesso e del mio futuro. Da allora ci sono stati un paio di EP ed un paio di LP (di cui l’ultimo fu “Crown of steel” del 2013) per poi avere un lungo silenzio durato quasi dieci anni. Nel 2022, infatti, uscì una prima versione in EP di questo “Twilight II” che passò colpevolmente molto sotto traccia, fino ad arrivare a questi giorni di aprile 2024 in cui la label americana Metallic Blue Records ha deciso di rilasciare “Twilight II” in versione full-length, con gli stessi pezzi dell’EP a cui sono stati aggiunti tre inediti. Andiamo con ordine di scaletta. I primi quattro pezzi sono gli stessi che aprivano l’EP, dalla splendida opener “Call of shadows”, classica cavalcata Power con il marchio della band impresso a fuoco sin dalle prime note. La seguente “Broken mirror” è un’altra canzone velocissima di fronte alla quale è impossibile rimanere fermi. Splendide chitarre acustiche ed un Fabio Zunino da brividi con il suo basso impreziosiscono “Shine”, traccia dal flavour romantico e malinconico. “Power of dreams” conclude il quartetto alla grande, essendo un altro brano veloce e decisamente orecchiabile, oltre che coinvolgente. Gli inediti si aprono con la ballad “Crystal”, indiscutibilmente piacevole ed indicata per momenti romantici; segue poi “Search for the truth”, pezzo in cui è preponderante la parte strumentale, con le chitarre di Ice ed Andrew Spane che regalano ottime parti soliste. “Symphony”, aperta dalle tastiere del mitico Mc Pauls, come dice il titolo stesso, strizza l’occhio al Power sinfonico, per poi rivelarsi come l’ennesima traccia convincente e ficcante. Concludono l’album le cinque cover che c’erano anche sull’EP, rispettivamente di Angel Witch (l’omonima), Stormwitch (la meravigliosa “The beauty and the beast”), Heavy Load (“Dark nights”), Jag Panzer (“Shadow thief”) e Death SS (con la storica “Heavy demons”). Sono passati tanti anni, ma Wild Steel è ancora in ottima forma e, come il buon vino, invecchiando migliora sempre più! Da segnalare la presenza di numerosi ospiti/amici, tra cui i più famosi sono Roberto Tiranti, Federica “Sister” De Boni e Ross Lukather. Accaparrarsi una copia di questo “Twilight II” è una sorta di dovere morale per ogni appassionato del Power Metal di scuola italica perché, inutile negarlo, gli Shadows of Steel sono stati tra i maestri di questo settore e lo sono ancora oggi!

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