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Ennesimo lavoro appena sufficiente per gli Stillbirth: che sia questa semplicemente la loro dimensione? Ennesimo lavoro appena sufficiente per gli Stillbirth: che sia questa semplicemente la loro dimensione? Hot

Ennesimo lavoro appena sufficiente per gli Stillbirth: che sia questa semplicemente la loro dimensione?

recensioni

titolo
Annihilation of Mankind
etichetta
Unique Leader Records
Anno

PROVENIENZA: Germania 

GENERE: Slamming Brutal Deathcore 

FFO: Cephalic Carnage, Despised Icon, Misery Index, Skinless, Devourment 

LINE UP: 
Lukas Swiaczny - vocals 
Sims Stürmlinger - guitars 
Jens Strack - guitars 
Dominik König - bass 
Martin Grupe - drums 

TRACKLIST: 
1. Fictional Entertainment [01:04] 
2. Enemy of the Enemy [04:00] 
3. Hypnotized by Lies [03:25] 
4. Psychological Manipulation [03:34] 
5. Firststrike [04:18] 
6. Highest of Malice [03:58] 
7. Torturized [04:20] 
8. Plague of Warfare [03:49] 
9. Torn Apart [03:55] 
10. Nuclear Stench [03:35] 
11. The Sky Turns Black [03:51] 
12. Annihilation of Mankind [04:04] 

Running time: 43:53 

opinioni autore

 
Ennesimo lavoro appena sufficiente per gli Stillbirth: che sia questa semplicemente la loro dimensione? 2018-09-09 18:42:26 Daniele Ogre
voto 
 
3.0
Opinione inserita da Daniele Ogre    09 Settembre, 2018
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Uscito lo scorso 31 agosto tramite Unique Leader Records, "Annihilation of Mankind" è il quinto album per i tedeschi Stillbirth, band proveniente da Hagen formatasi nel 1990 e ritornata, dopo uno stop di un paio d'anni a partire dal 2004, nel 2006. Da allora la formazione tedesca ha subito continui mutamenti in line up, tanto che a differenza del precedente album, "Global Error", in "Annihilation of Mankind" ci sono ben tre componenti nuovi: i chitarrist Sims Stürmlinger e Jens Strack ed il batterista Martin Grupe.

Partiti in sordina con lavori decisamente mediocri, gli Stillbirth sono, col passare del tempo, decisamente migliorati. O per lo meno, in rapporto ai loro inizi, visto che comunque, almeno per chi vi scrive, non hanno mai superato la soglia d'essere una band appena sufficiente. Il loro stile che unisce Slamming Brutal, Grindcore e Deathcore alla lunga riesce a diventare monotono. Anche in "Annihilation of Mankind" presi singolarmente i pezzi hanno i loro spunti d'interesse - tolta forse la sola "Firststrike" -, ma nel totale dell'ascolto dell'album dopo un po' si comincia ad accusare una certa stanchezza, vuoi per uan certa ripetitività nell'arrangiamento dei brani. Ricchi di groove - la componente Slam/Deathcore prende decisamente il sopravvento quasi sempre -, con accelerazioni quasi assassine che sfociano in un violento Brutal/Grindcore - accompagnate da voci in pig squeal -, tutte cose che teoricamente non dovrebbero dispiacere agli amanti di questi generi... ma per l'appunto, arrivati nemmeno alla metà del disco si comincia ad essere annoiati dalla proposta della band tedesca.

Ancora una volta gli Stillbirth raggiungono una risicata sufficienza, tanto che comincio a pensare che semplicemente sia questa la loro dimensione, né più né meno. Merita un ascolto "Annihilation of Mankind"? Certo, questo è indubbio. Ma è altrettanto indubbio che questa quinta fatica della band teutonica non lascia niente di memorabile. A voi la scelta, dunque.

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