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EP di debutto per i Perduratum, interessante prog metal band messicana EP di debutto per i Perduratum, interessante prog metal band messicana Hot

EP di debutto per i Perduratum, interessante prog metal band messicana

recensioni

titolo
Exile's Anthology
etichetta
Autoproduzione
Anno

Tracklist:
1. Anachrony
2. Assumption
3. Abyss' Anatomy
4. A-Misunderstanding

Line-up: 
Aruh – Drums
Ahijado – Bass
Diego Cholula – Vocals
Edgar Butanda – Keyboards
James Ponce - Guitars

opinioni autore

 
EP di debutto per i Perduratum, interessante prog metal band messicana 2021-02-09 17:35:24 Virgilio
voto 
 
3.5
Opinione inserita da Virgilio    09 Febbraio, 2021
Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

I Perduratum si formano in Messico nel 2019 con musicisti che hanno una notevole esperienza in ambito underground, ma qualcuno anche in band con una discografia alle spalle di tutto rispetto (in particolare, il batterista Aruh milita anche nei thrashers Tulkas). Questo primo EP, intitolato "Exile's Anthology", è composto da quattro tracce, per una durata complessiva di circa venti minuti. A parte l'opener "Anachrony", una breve intro strumentale, la parte più interessante del disco è composta dai successivi tre brani, con i quali la band mette in mostra un prog metal molto tecnico, ispirato ai principali act del genere. "Assumption" è tendenzialmente più diretta e lineare rispetto alle altre due, nelle quali invece la band sfodera una struttura un po' più articolata, con cambi tematici e ampie digressioni strumentali. La sezione ritmica è molto solida e tecnica, mentre il chitarrista James Ponce e il tastierista Edgar Butanda danno dimostrazione di virtuosismo con fraseggi complessi e intricati e splendidi assoli. Buona anche la prova del cantante Diego Cholula, dotato di una voce molto alta, influenzato da singer prog metal come Michael Eriksen dei Circus Maximus e Nils K.Rue dei Pagan's Mind, ma anche da cantanti di generi differenti quali Einar Solberg dei Leprous o Matt Bellamy dei Muse. Davvero un buon biglietto da visita per questa band, che dopo questo assaggio ci aspettiamo di ascoltare presto anche con un vero e proprio album.

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