Ah, la Turchia. Crocevia tra l'Occidente e l'Oriente, terra ricca di una cultura millenaria e con posti di puro incanto come Istanbul o la Cappadocia. Ma anche nazione che sta vivendo una vera e propria riscossa nel campo del Metal estremo con il proliferare di un numero considerevole di ottime nuove realtà, alcune delle quali abbiamo incontrato su queste nostre pagine. E a questi nomi, vanno oggi aggiunti i Serpent of Old, quintetto formatosi nel 2018 da membri dei Archaic Vanity (4/5 della formazione dei Serpent of Old) arrivato nelle scorse settimane a pubblicare la prima uscita ufficiale direttamente con il debut album "Ensemble Under the Dark Sun", licenziato dalla sempre attenta Transcending Obscurity Records. Un album composto da sei tracce, quattro delle quali dalla durata anche importante; ma nonostante ciò, "Ensemble Under the Dark Sun" è un lavoro che si ascolta con piacere e con estrema attenzione sin dalle prime note dell'opener "The Sin Before the Great Sin" fino alle ultime di "Idiosyncrasy", grazie soprattutto a l'eccellente lavoro di scrittura ed arrangiamento del quintetto turco ed al loro sound a cavallo tra la crudezza di certo Death/Black (Dead Congregation, Grave Miasma...) e passaggi alquanto più cervellotici ed atmosferici (Deathspell Omega, Ulcerate...), pur senza diminuire di un'oncia la ferocia dell'assalto sonoro portato, oltre a rimandi ai Rotting Christ ("Virtue of the Devil in His Loins"). Ciò comporta il rimanere costantemente colpiti nell'ascolto della solida tracklist di questo debutto, tanto che quasi non ci si accorge dei quasi nove minuti di "Unsaturated Hunger and Esoteric Lust" o gli oltre dieci dell'incredibile "The Fall". Chitarre taglienti come la lama di un rasoio ed una sezione ritmica che pulsa viva, rendono le composizioni dei Serpent of Old estremamente solide, ed a questo va aggiunto un certo gusto per la melodia che fa capolino soprattutto nelle parti soliste. In sostanza, quello dei Serpent of Old è un nome da tenere in forte considerazione per il futuro: da una band che si presenta con un biglietto da visita così soddisfacente come questo "Ensemble Under the Dark Sun" ci si potrà aspettare grandi cose con i seguenti lavori.