In mezzo a tante giovani bands che stanno contribuendo alla notevole crescita della scena Death cilena, ce ne sono alcune che si sono votate ad un più 'grezzo' Death/Thrash: ci vengono in mente così a naso Envenomed e Suppression; in questa particolare frangia ci sono poi dei veterani in giro dalla seconda metà degli anni '80 come i Torturer ed i Pentagram Chile: proprio questi ultimi tornano oggi con "Eternal Life of Madness", nuovo album (finalmente!) licenziato da Listenable Records. La storia dei Pentagram Chile è piena di alti e bassi e con sole due costanti: i fondatori Anton Reisenegger (già Lock Up e dal 2016 nei Brujeria come El Criminal) e Juan Pablo Uribe; i Nostri si formano nel lontano 1985, ma da allora la loro carriera è proceduta a singhiozzo tra stop e riprese con in mezzo una serie di uscite minori tra demo e raccolte, fino al loro ritorno definitivo nel 2012 con il nome attuale (prima erano semplicemente Pentagram) ed un tanto agognato primo full-length nel 2013, "The Malefice" (Cyclone Empire). E da allora, di nuovo silenzio, complici anche gli impegni di Reisenegger: arrivano un altro paio di raccolte ed infine eccolo qui: "Eternal Life of Madness", solo il secondo album per una band che in ambito Thrash/Death in Sudamerica è seminale. Lo stile è rimasto comunque incontaminato: i più scafati in queste sonorità troveranno facilmente assonante con i compatrioti Torturer - ovviamente - ma anche e soprattutto con i primi Sepultura ed i Possessed, con quella vena Thrash in molte ritmiche e nelle soliste di stampo slayeriano. Ritmiche thrashy ricche di groove, un riffingwork essenziale ma quanto mai on focus: ingredienti tutto sommato semplici, ma che portano alla fine a un piatto dsicuramente gustoso per gli amanti di questo sound, che i Pentagram Chile maneggiano con piena sicurezza. Pezzi come la (parecchio) sepulturiana "Possessor", la cavalcata iniziale "El Imbunche", il singolo "The Portal" e "Devourer of Life" sono il chiaro esempio della bontà di un disco che senza strafare lascia assolutamente soddisfatti a fine ascolto, per quanto possiamo dire che una sforbiciata qua e là male non avrebbe fatto, data la durata totale di ben 55 minuti. Siamo ben lungi dal poter definire "Eternal Life of Madness" un capolavoro, sia chiaro, ma se siete amanti di queste sonorità non potrete non essere contenti del ritorno dei Pentagram Chile con un disco di buon livello qualitativo generale. E quindi: bentornati!