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Voivod: base artica chiama il cosmo, la terra e la mente Voivod: base artica chiama il cosmo, la terra e la mente Hot

Voivod: base artica chiama il cosmo, la terra e la mente

recensioni

gruppo
titolo
“Synchro Anarchy”
etichetta
Century Media Records
Anno

LINE UP:
Michel Langewin (Away) – drums
Denis Bèlanger (Snake) – Vocals
Daniel Mongrain (Chewy) - guitars
Dominique Laroche (Rocky) - Bass

TRACKLIST:
1. Paranormalium
2. Synchro Anarchy
3. Planet Eaters
4. Mind Clock
5. Sleeves Off
6. Holographic Thinking
7. The World Today
8. Quest For Nothing
9. Memory Failure

opinioni autore

 
Voivod: base artica chiama il cosmo, la terra e la mente 2022-02-15 11:03:47 Corrado Franceschini
voto 
 
4.5
Opinione inserita da Corrado Franceschini    15 Febbraio, 2022
Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 2022
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A quarant’anni dalla nascita e a distanza di quattro anni dall’ultimo disco “The Wake”, da me recensito con voto 4,5/5, i Voivod tornano in pista e pubblicano il quindicesimo album dal titolo “Synchro Anarchy”. A partire dal terzo album (“Killing Technology” del 1987) la band ha sviluppato un suono particolare e riconoscibile in mezzo a mille altri: una sorta di Metal tecnico, dissonante e “spaziale”, dove nei testi non mancano mai riferimenti al cosmo e squarci aperti sulla realtà e sui pericoli che ci circondano. Grazie a una formazione stabile dal 2014 i Voivod sono garanzia di qualità. Gli appassionati avranno già avuto modo di apprezzare i quattro video che hanno accompagnato questa uscita. Io, da parte mia, ho il compito di ampliare la visuale e commentare le sensazioni provocatemi da questo disco. Partirei proprio dal primo singolo scelto, ovvero “Planet Eaters”. In questo caso si potrebbe parlare di uno dei brani più semplici dell’intero lavoro ma questa asserzione non deve fuorviarvi. Ci sono sempre i molteplici cambi che caratterizzano le composizioni del combo francofono e sono più di quelli che alcuni gruppi inseriscono in più canzoni messe assieme. Il secondo singolo, “Paranormalium”, mi ha fatto pensare ad alcuni accordi Free Jazz riportati in chiave Metal, alternati a fasi claustrofobiche e ritmiche spezzate. Il terzo singolo: l’omonima “Synchro Anarchy”, ci porta a spasso nel cosmo e ci fa ammirare virtualmente frammenti di asteroidi e “rottami spaziali”. Anche “Mind Clock” ci indica musicalmente una certa dispersione mentale e lo fa attraverso accordi “decadenti” e una buona dose di riff intricati. “Sleeves Off”, uscita da pochi giorni come quarto video, è un continuo fermarsi e ripartire con inserti caratteristici del Thrash Metal. “Holographic Thinking” è una canzone particolarmente bella: psichedelica, spaziale, con cambi totali, gode di un solo di chitarra a cura di Chewy (Daniel Mongrain) piazzato su una ritmica inusuale. “World Today” è un altro bel pezzo caratterizzato dai giri di basso di Rocky (Dominique Laroche) e dal finale in crescendo. “Quest For Nothing” è caratterizzata da una certa cattiveria sonora alternata a fasi epiche e stop and go. “Memory Failure” segue la classica scia delle composizioni del combo e non aggiunge nulla di nuovo a ciò che ho detto. Se non conoscete i Voivod e avete voglia di musica immediata e fruibile lasciate perdere questo disco; potrebbe disturbarvi. Se invece siete dei fan del quartetto, o siete ascoltatori aperti a territori musicali sconfinati, “Synchro Anarchy” è ultra consigliato. Se fossi in voi, tra i vari formati disponibili, sceglierei quello che ha come bonus il CD “Return To Morgoth – Live 2018”.

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