LINE UP:
Jayme Black – Vocals/Bass
Benny Kemp – Guitars/Vocals
Nate Pole – Drums/Vocals
TRACKLIST:
1. Lost In Tokyo (3:29)
2. Back Alley Blues (3:03)
3. Vulgar Romance (4:15)
4. When The Whip Comes Down (4:33) (Slash Puppet Cover)
LINE UP:
Jayme Black – Vocals/Bass
Benny Kemp – Guitars/Vocals
Nate Pole – Drums/Vocals
TRACKLIST:
1. Lost In Tokyo (3:29)
2. Back Alley Blues (3:03)
3. Vulgar Romance (4:15)
4. When The Whip Comes Down (4:33) (Slash Puppet Cover)
Zona di Vancouver - Canada, anno 2014: tre musicisti provenienti da altre esperienze formano i Rebel Priest. Dopo tre dischi, uno dei quali dal vivo, e due EP, la band arriva a noi nell’agosto 2021 con l’Extended Play ”Lost In Tokyo”: titolo mutuato dal fatto che tre dei pezzi presenti, il quarto è una cover, sono stati scritti in Giappone. Non pensate all’Heavy Metal tagliente di Anvil ed Exciter, ma piuttosto ad un gruppo che fa suoi i dettami dell’Hair Metal e dello Street Metal nella scia di bands come Guns N’Roses, L.A. Guns e Zodiac Mindwarp. Immergetevi nell’atmosfera di un club fumoso del Sunset Strip degli anni ’80 dove il “taccone” di birra incolla i piedi al suolo e mettetevi all’ascolto. “Lost In Tokyo” è foriera di un Rock and Roll da strada alquanto “sudicio”. Ritornello incessante e un paio di soli di chitarra: uno asimmetrico non entusiasmante e uno più lineare nella norma, fanno ben capire l’indole della band. “Back Alley Blues” mischia vari elementi ma potrebbe essere etichettata come Hair Metal metà anni ottanta: molto bello il riff potente. “Vulgar Romance” è una miscela di Hard e melodia dall’andamento dondolante, con più fasi di chitarra in evidenza. A chiudere l’EP. Troviamo “When The Whip Comes Down”: cover del gruppo canadese Slash Puppet (combo nato nel 1989 - N.d.A.). In questo caso siamo in pieno territorio Street con un arrangiamento più duro che in origine il quale si rifà apertamente allo stile dei L.A. Guns. L’artwork di copertina del CD a cura del batterista Nate Pole non è molto accattivante ed il lavoro di mix e mastering di Rene De La Muerte non è sempre impeccabile ma, se volete passare poco più di un quarto d’ora respirando l’aria dei gloriosi anni passati, sognando il sole di Los Angeles, “Lost in Tokyo” fa al caso vostro.